M’illumino di meno 2022: pedalare, rinverdire, migliorare

M’illumino di meno 2022: pedalare, rinverdire, migliorare

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M’illumino di meno 2022: pedalare, rinverdire, migliorare
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09 marzo 2022

Anche il FAI aderisce a “M’illumino di meno”, la Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, dedicata quest’anno alla bicicletta e alle piante e organizzata l’11 marzo 2022 da Caterpillar e RAI Radio 2 con Rai per il Sociale.

Giunge alla maturità, i 18 anni, la Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili alla quale il FAI aderisce fin dal 2005 con gesti concreti nei suoi Beni: dallo spegnimento delle luci, all’organizzazione di cene a lume di candela, alle iniziative di educazione ambientale con le scuole.

L’anno scorso avevamo raccontato dei “salti di specie” messi in atto dal FAI nell’arco di 365 giorni da 47 anni, perché i “salti di specie” contribuiscono all’evoluzione ecologica nel nostro modo di vivere.

Quest’anno la campagna “M’illumino di meno” mette al centro il ruolo propositivo e trasformativo della bicicletta e delle piante, perché entrambi hanno dimostrato di poter concretamente migliorare il mondo che ci circonda.

Partendo dalle suggestioni della redazione di Caterpillar di RAI Radio 2, ecco le nostre proposte per “pedalare” e il racconto di come il “rinverdire” e il “migliorare” sono insiti nella nostra missione.

Pedalare

La bicicletta è il simbolo della mobilità sostenibile perché ha un effetto immediato sulla riduzione dell’inquinamento dovuto ai carburanti fossili e, con la primavera alle porte, una passeggiata in bicicletta nel verde che sta germogliando è quello che ci vuole per il benessere di corpo e spirito. I Beni del FAI sono circondati da territori ricchi di natura e di cultura da esplorare con itinerari cicloturistici adatti a tutti: grazie a mappe geolocalizzate da seguire direttamente sullo smartphone è possibile fare escursioni in bicicletta in luoghi poco noti ai più e talvolta sorprendenti. La rubrica Dintorni, curata da Federica Amelio – esperta di trekking e appassionata ciclista – racconta attraverso dei video gli itinerari in bicicletta intorno al Castello e Parco di Masino (TO), al Monastero di Torba (VA), a Villa Della Porta Bozzolo (VA), all’Abbazia di Santa Maria di Cerrate (LE), alle Saline Conti Vecchi (CA), e altri video sono in preparazione.

Inoltre è in corso un progetto per installare punti di ricarica per biciclette elettriche all’interno dei Beni FAI!

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Rinverdire

Le piante sono i più efficaci “ripulitori di aria” che abbiamo a disposizione, nonché i più belli. Il FAI protegge quasi 7 milioni di mq di paesaggi, tra i quali 3 milioni di mq di boschi, più di 1 milione di mq di pascoli, quasi 500 mila mq di parchi e giardini storici e, in particolare, conserva oltre 2.500 esemplari arborei di pregio insieme a 4.000 ulivi.
Questi ultimi sono estremamente resistenti, ma dal 2013 gli uliveti salentini sono stati decimati dal batterio Xylella fastidiosa. La rapida evoluzione dell’epidemia, che dalla Puglia rischia di estendersi ad altri Paesi del Mediterraneo, ha provocato una vera emergenza fitosanitaria. Il FAI ha deciso di contribuire alla ricerca di una soluzione attraverso un accordo con il CNR (Centro Nazionale di Ricerca) finalizzato alla realizzazione di un uliveto sperimentale per individuare nuove specie di piante resistenti alla Xylella che possano contrastare l’epidemia e tutelare il paesaggio.
L’uliveto si trova nel terreno agricolo di pertinenza dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, Bene affidato in concessione al FAI dalla Provincia di Lecce. La sperimentazione valuterà la resistenza al batterio di 12 differenti germoplasma di ulivo individuati dal CNR. Gli ulivi sono coltivati dal FAI e monitorati dal CNR che fornirà aggiornamenti costanti sugli esiti della sperimentazione.
Gli ulivi sperimentali sono stati acquistati grazie al contributo dell'Istituto Francesco Calasso di Lecce, del Vivaio Fortunato di Sammichele di Bari e del Vivaio Capitanio di Monopoli.

Inoltre, al Bosco di San Francesco ad Assisi, insieme all’artista Michelangelo Pistoletto, abbiamo piantato oltre 100 olivi, per la realizzazione dell’opera di land art “Terzo Paradiso”

Al Castello e Parco di Masino (TO), invece, abbiamo recuperato l’antico vigneto e a breve avvieremo la produzione di Nebbiolo e lo scorso novembre, al Castello della Manta (CN), abbiamo festeggiato la Giornata Nazionale degli Alberi mettendo a dimora due aceri campestri.

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Migliorare

Il FAI si è attivato ormai da anni per rendere i suoi Beni sempre più sostenibili: dall’energia all’acqua, dalla biodiversità all’economia circolare, dalla conservazione e riuso del patrimonio costruito al coinvolgimento delle realtà locali.

Abbiamo avviato progetti per ridurre le nostre emissioni in atmosfera di CO2, dandoci l’obiettivo di abbatterle del 20% al 2023. Con interventi di efficientamento energetico (pompe di calore, caldaie a condensazione, fotovoltaico, lampadine a led) abbiamo ridotto di più del 10% le nostre emissioni al 2020. Inoltre, dal 2021 i Beni del FAI, laddove le condizioni meteo lo consentano, sono visitati con la sola luce naturale e con temperature ragionate ma in ribasso: mai più di 17 gradi.

L’impegno della Fondazione per il prossimo futuro è anche quello di ridurre ulteriormente l’impronta idrica dei suoi Beni del 20% al 2030, eliminando gli sprechi, utilizzando acque non potabili per tutti gli usi possibili, recuperando sistemi e tecniche tradizionali e introducendo tecnologiche innovative per il recupero delle acque meteoriche, delle acque grigie e per il loro riutilizzo, nonché per l’efficientamento delle tecniche irrigue.

Nel restauro dei Beni FAI, infatti, il recupero delle tecniche e dei materiali tradizionali viene sempre affiancato da una ricerca approfondita e dall’uso di materiali e soluzioni tecnologiche innovative che permettono di intervenire nella maniera meno invasiva possibile e con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale.

I Beni del FAI sono, inoltre, scrigni di biodiversità: per questo è nato il progetto "Api e Farfalle" per la tutela degli insetti impollinatori fondamentali per il benessere dell’uomo e degli ecosistemi. Per contrastarne la scomparsa, il FAI ha creato in 14 Beni degli spazi favorevoli al loro benessere installando delle arnie insieme agli apicoltori locali: un’occasione per tutelare le api e raccontare l’importanza della loro conservazione per l’ambiente e per l’uomo. Mentre per le farfalle abbiamo predisposto ampi spazi di “prato alto”, non tagliato, nei nostri giardini, come a Villa dei Vescovi (PD) e nei Giardini di Palazzo Moroni (BG). Infine, al Monastero di Torba (VA) e a Casa Macchi (VA) tuteliamo la riproduzione dei rondoni che rappresentano un importante esempio di “specie ombrello”, cioè una specie la cui conservazione attiva comporta indirettamente quella di molte altre specie nello stesso ecosistema.

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Consideriamo insomma i nostri Beni come “laboratori di sostenibilità” in cui sperimentare, applicare e divulgare modelli replicabili, affiancando questi programmi con campagne di livello nazionale per la tutela e la salvaguardia del territorio e del paesaggio: dalla difesa dei suoli fertili contro la cementificazione e l’abuso edilizio a quella delle coste e delle aree protette fino al passaggio delle grandi navi a Venezia. O, come negli ultimi anni, attraverso le campagne di sensibilizzazione #salvailsuolo e #salvalacqua.

A queste si è aggiunta di recente #FAIperilClima, una nuova campagna di sensibilizzazione e attivazione sul tema urgentissimo del cambiamento climatico, che invita a toccare con mano in molti Beni FAI gli effetti concreti della crisi ambientale sul territorio italiano, nell’intento di diffondere conoscenza e stimolare una coscienza nuova rispetto alla necessità di avviare un cambiamento.

Nello spirito della sua missione educativa il FAI ha messo in campo anche un programma per le scuole intitolato “Ambiente? Tutto ciò che ci circonda” volto all’educazione civica e ambientale delle nuove generazioni, i nostri cittadini di domani.

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