Ogni anno il FAI segue da vicino i lavori dell’annuale conferenza ONU sul cambiamento climatico, dove i capi di Stato di 197 Paesi sono chiamati a decidere come agire per arrestare e mitigare il riscaldamento globale. La crisi climatica è una priorità per i governi di tutto il mondo, ma tutti dobbiamo sapere e tutti possiamo agire, perché gli effetti sempre più evidenti e drammatici del riscaldamento globale riguardano la nostra vita e l’ambiente in cui viviamo, di cui siamo parte attiva e responsabile. Si avvicina il prossimo appuntamento della COP 28 che si terrà quest’anno dal 30 novembre al 12 dicembre a Dubai negli Emirati Arabi Uniti.
Il FAI continua a fare la sua parte con la campagna #faiperilclima: seguiremo da vicino i lavori della COP28 e racconteremo lo svolgimento con news sui canali web del FAI. Anche quest’anno il 21 novembre dedicheremo al tema una conferenza i cui commenteremo le aspettative e le prospettive, coinvolgendo autorevoli esperti in un incontro webinar aperto a tutti, che verrà trasmesso in diretta da Casa Bortoli, Bene FAI a Venezia, città simbolo del cambiamento climatico.
Il cuore dell’iniziativa sono le visite speciali organizzate nei Beni FAI: climatologi, geologi, botanici, zoologi, pedologi, agronomi e altri esperti incontrano il pubblico per condividere la loro conoscenza calandola in precisi contesti territoriali; i partecipanti vengono così invitati a osservare e toccare con mano gli effetti concretissimi del cambiamento climatico sugli ambienti di cui il FAI si prende cura, illustrando strategie e progetti di adattamento e mitigazione, già avviati o futuri, dai grandi lavori alle buone pratiche che tutti possiamo e dobbiamo adottare.
La varietà straordinaria dei Beni FAI, dalle Alpi alla Sardegna, dai pascoli alle zone umide, dal Negozio Olivetti in Piazza San Marco a Venezia al Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi di Agrigento, consente di approfondire i diversi effetti del cambiamento climatico che minaccia gli ecosistemi naturali, la biodiversità e le colture tradizionali, ma anche i paesaggi urbani e i monumenti storici: la salute dell’ambiente e la nostra.
La grande varietà di temi, contestualizzati sui territori, e la ricchezza di competenze coinvolte in queste iniziative permette al FAI di costruire un quadro d’insieme in costante evoluzione da cui emerge la connessione tra le più diverse attività umane e le criticità ambientali in relazione al cambiamento climatico e di conoscere le molteplici competenze che investono, nei più diversi campi del sapere, in conoscenza e ricerca.