
L'eremo, risalente al XIII secolo, è il luogo più intimamente connesso alla vicenda di Pietro da Morrone, diventato papa con il nome di Celestino V e successivamente canonizzato come San Pietro Confessore. Oasi di pace e di spiritualità, ospita la grotta che fu il primo umile rifugio dell'eremita. Al suo interno i pellegrini vi compivano un rito antico e "apotropaico" per guarire, come vuole la tradizione, dai dolori articolari giacendo per qualche istante sulla spelonca rocciosa che fu il giaciglio del santo eremita. È arroccato sulla parete rocciosa del Morrone che si erge perpendicolare sui resti del tempio italico di Ercole Curino, altro nume tutelare dell'Abruzzo antico. Dal suo straordinario belvedere la vista domina la magnifica abbazia di Santo Spirito a Morrone, lo storico campo di prigionia 78 e l'intera Valle Peligna.
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IL BENE
Luogo di grande valore spirituale. Si narra che l’eremita Pietro da Morrone fu raggiunto qui nel 1294 dai messi papali che gli annunciarono l’elezione al soglio pontificio come Celestino V, da cui abdicò dopo pochi mesi pronunciando “il gran rifiuto” citato da Dante nell’Inferno. La grotta che fu rifugio del Santo Eremita è inserita nel percorso di visita e i devoti, seguendo un rito apotropaico, vi si stendono per guarire i dolori articolari. L’eremo, che si raggiunge solo a piedi, risale al XIII secolo: dal suo straordinario belvedere, la vista domina l’Abbazia di Santo Spirito a Morrone – il più importante insediamento della congregazione dei Celestini, fondato a fine ‘200 - lo storico campo di prigionia 78, attivo dal 1940 al 1943, e l'intera Valle Peligna.
PROGETTO SOSTENUTO
Grazie al premio aggiudicatosi nell’ambito della classifica speciale “Italia sopra i 600 metri", FAI e Intesa Sanpaolo sosterranno un intervento, ancora in via di definizione, che verrà individuato insieme al Comune di Sulmona, proprietario del Bene, con l’obiettivo di restituire all’eremo una migliore fruibilità, specie dopo le difficoltà seguite al terremoto del 2009 e al disastroso incendio del Monte Morrone nel 2017.
LE PERSONE CHE HANNO RACCOLTO I VOTI
La raccolta voti al censimento è stata condotta dal comitato “Custodi dell’Eremo di Celestino V” nato per la volontà collettiva di numerose associazioni, locali e non, che da anni condividono iniziative di valorizzazione del luogo.
CONTRIBUTO: 20.000 euro
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