22 novembre 2023
Nonostante possa sembrare controintuitivo, gli ambienti urbani possono fornire agli animali uno spettro di risorse utili alla loro sopravvivenza (cibo, riparo, assenza di pesticidi…). La città oggi è ormai riconosciuta come ecosistema urbano, un sistema complesso in cui i processi ecologici si svolgono in sinergia con gli esseri umani, che dominano i diversi usi del suolo e la gestione delle risorse.
Tutti questi aspetti sottolineano come ormai gli ambienti urbani non debbano più considerarsi separati dalle tematiche di tutela della biodiversità, ma diventino essi stessi importanti tasselli del mosaico ambientale nel quale uomo, piante e fauna si muovono e interagiscono.
In questo contesto, i Beni del FAI sono un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. In provincia di Varese (al Monastero di Torba, a Villa Della Porta Bozzolo e a Casa Macchi) abbiamo restaurato delle rondonaie, che offrono nidi per i rondoni; abbiamo aperto Villa Panza a Varese allo studio dell’Università degli Studi dell’Insunbria sullo scoiattolo rosso; al Bosco di San Francesco ospitiamo una ricca avifauna e progettiamo interventi a favore degli impollinatori nei nostri spazi verdi.
Durante i lavori di restauro a Palazzo Moroni a Bergamo, aperto al pubblico nella sua interezza il 22 novembre 2023, abbiamo invece trovato tracce della presenza di alcuni tassi nei giardini all’italiana e nell’ortaglia, l’ampio spazio verde annesso alla proprietà che si estende sotto la Rocca.
Una presenza, quella del tasso, che ci ha incuriosito perché il Palazzo, all’interno della Città Alta, è in una posizione che è allo stesso tempo centro storico e cerniera con le aree verdi che contornano la città.
Per conoscere e tutelare i tassi a Palazzo Moroni, riflesso di una biodiversità che prospera anche nel cuore delle città, il FAI ha lanciato, insieme all’Università degli Studi dell’Insubria e l’Istituto OIKOS, il progetto «Tassi a Palazzo»: attraverso il posizionamento in punti strategici di foto-trappole, per un anno sono stati monitorati dal tramonto all’alba gli spostamenti dei tassi e di altri animali al fine di individuare le aree di maggiore passaggio e frequentazione ed eventuali siti di rifugio.
Il monitoraggio è stato attivato anche per comprendere se e come questa specie si sia adattata in contesti più urbanizzati, con un duplice scopo: attivare le corrette misure di gestione per la sua conservazione in un ambiente aperto al pubblico e al contempo utilizzare questa presenza come volano per portare a conoscenza della cittadinanza, attraverso testimonianze dirette, l’importanza della conservazione della biodiversità.
Tra luglio 2022 e luglio 2023 le foto-trappole hanno registrato in totale 5.821 video. In 4.035 casi, è stato possibile determinare quale specie ha fatto scattare il sensore della fototrappola (nei rimanenti la fototrappola è stata attivata da eventi atmosferici intensi: pioggia, vento, ecc.).
In totale sono state identificate 13 specie di animali più l’uomo. Tra i mammiferi di media taglia possiamo registrare il tasso (Meles meles, obiettivo del progetto), la faina (Martes foina) e in misura minore la volpe (Vulpes vulpes). In quasi 1.000 video è stato registrato il passaggio di gatti domestici. Sono stati registrati inoltre due piccoli mammiferi come lo scoiattolo rosso europeo (Sciurus vulgaris) e il topo selvatico (Apodemus sylvaticus). In qualche video sono stati ripresi anche alcuni uccelli.
Dai dati raccolti possiamo corroborare l’ipotesi che il tasso frequenta i giardini di Palazzo Moroni in modo stabile.
La scoperta della presenza dei tassi non è stata quindi un evento sporadico, ma le caratteristiche dei giardini e dell’ortaglia del Bene FAI permettono una sua presenza stabile durante l’anno. Vista la presenza anche di altre specie di medi mammiferi come la faina e la volpe, con il monitoraggio effettuato possiamo affermare anche che i giardini di Palazzo Moroni vanno a costituire un ambiente utile alla presenza e quindi alla conservazione della fauna in contesto urbano.
Se consideriamo inoltre le capacità di spostamento dei tassi, che possono raggiungere anche 7 km per notte, e l’ampiezza media dell’area utilizzata dagli animali (in media di 3 km quadrati), si può affermare che i giardini di Palazzo Moroni sono non solo importanti per questa specie, ma anche un tassello fondamentale all’interno della matrice verde della città di Bergamo, perché fungono da punto di connessione e quindi diventano un elemento importante di una rete di conservazione della biodiversità.