31 maggio 2023
Nell’ortaglia di Palazzo Moroni, un sorprendente angolo di campagna nel cuore di Bergamo Alta, abita una colonia di tassi. Durante i lavori di pulizia e consolidamento dei terrazzamenti alberati che dall’ortaglia salgono fin quasi alla Rocca civica, alcuni esemplari avevano fatto capolino dalle loro tane; per proteggerli avevamo interrotto i lavori e recintato i loro spazi. Poi li avevamo persi di vista, ma continuavamo a ritrovare tracce della loro presenza: piccoli sentieri nella vegetazione, scavi sotto le recinzioni, e tipici escrementi in due punti, che i ricercatori chiamano infatti «latrine». Ne abbiamo avuto definitiva conferma grazie a un’attenta perlustrazione organizzata con il professor Adriano Martinoli e il ricercatore Francesco Bisi, dell’Università dell’Insubria, e in collaborazione con Istituto Oikos: una colonia di tassi prospera all’ombra di Palazzo Moroni.
Con un peso variabile tra i 10 e i 16 kg, un corpo tozzo, orecchie corte e rotonde su un muso allungato e una caratteristica striscia longitudinale nera sui lati, il tasso suscita immediata empatia, grazie anche al suo atteggiamento mite. È un mammifero prevalentemente notturno, piuttosto sociale, capace di costituire anche gruppi di 10-15 individui (in genere formato da 1-2 maschi adulti, diverse femmine, alcuni subadulti e piccoli). Di norma costruisce tane con complessi sistemi di gallerie sotterranee e numerose entrate; in esse trascorre il riposo invernale, che non rappresenta un vero letargo, ma un sonno prolungato. Onnivoro, ha una predilezione per i lombrichi.
Per conoscere e tutelare i tassi a Palazzo Moroni, riflesso di una biodiversità che resiste – e deve resistere – anche nel cuore delle città, il FAI ha lanciato il progetto «Tassi a Palazzo»: abbiamo posizionato in punti strategici delle foto-trappole, che ci consentiranno di monitorare dal tramonto all’alba i loro spostamenti, per individuare le aree di maggiore passaggio e frequentazione e gli eventuali siti di rifugio. L’obiettivo è tutelare il benessere della colonia, ma anche approfondire la conoscenza di questi curiosi «abitanti» di Palazzo Moroni.
Grazie a Edison che ha scelto di rinnovare il suo sostegno al FAI e che, sostiene anche i progetti di tutela della biodiversità che la Fondazione realizza nei propri Beni sul territorio.
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