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Il Santuario del SS. Crocifisso nonché chiesa madre di Siculiana, fu edificato alla fine del 1500 dai Padri Carmelitani, grazie ad una concessione da parte di Blasco Isfar y Corillas, barone di Siculiana. La chiesa fu dedicata alla Madonna del Carmelo. Tra la fine del 1700 e i primi del 1800, grazie alla generosità di don Vincenzo Alfani, facoltoso notabile del posto, che donò 500.000 lire, e di tanti altri devoti, si poterono compiere grandi lavori di ampliamento e decorazione della chiesa che si conclusero nel 1813 con la realizzazione del transetto, della cupola, dell'abside, della sagrestia e dell'oratorio. Verso la metà del 1800 anche il vescovo di Agrigento Mons. Domenico Maria Lo Jacono, si impegnò ad ampliare ed arricchire la chiesa del suo paese natale con la costruzione dell’oratorio. Su uno dei muri esterni dell'edificio è ancora visibile lo stemma vescovile scolpito su pietra. Il Santuario custodisce, da oltre 4 secoli, la statua lignea nera del Cristo Crocifisso, venerato dai siculianesi che lo festeggiano solennemente ogni anno il 3 maggio. Il Santuario da sempre è meta di pellegrini provenienti da tutte le parti del mondo. È scelto da tanti sposi per la celebrazione del loro matrimonio. Al suo interno si trovano affreschi e tele del Politi. In particolare, nella volta della navata Raffaello Politi, ispirandosi all'opera della celebre Cappella Sistina di Michelangelo, ha raffigurato: “La creazione di Adamo”, “La creazione di Eva” e “Il peccato originale”. All'interno della cappella del Battistero è custodita una preziosissima vasca lustrale di origine ebraica originariamente utilizzata per le abluzioni. Su tale vasca, detta “pileta” o “Kior”, sono scolpiti in bassorilievo i blasoni dei casati degli Aragona e dei Castiglia, reali di Spagna e vi è incisa una epigrafe in ebraico oggetto di studi e ricerche. A corredo della vasca vi sono delle magnifiche formelle in alabastro raffiguranti scene dell’Antico Testamento. La loggia sovrastante l'ingresso della navata accoglie un magnifico organo a canne del 1939.
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