Un gioiello di fine 500, carico di devozione, che cela opera di grande valore e sorge nel cuore del centro storico di Siculiana, laddove mare e campagna esprimono al massimo la loro bellezza.
Il Santuario del SS. Crocifisso, sorge nel cuore del centro storico di Siculiana, un paese con meno di cinquemila abitanti, incastonato su un’altura che si specchia nell’azzurro Mar Mediterraneo. I primi insediamenti risalgono ai Sicani. In età romano-punica Siculiana è nota anche per la presenza del "Caricatore", porto specializzato nel commercio del grano, attivo fino alla fine dell’Ottocento. Il paese si trova al limitare della Riserva Naturale Orientata di Torre Salsa (SIC e ZPS).
Il Santuario del SS. Crocifisso fu edificato alla fine del Cinquecento dai Padri Carmelitani, grazie a una concessione da parte di Blasco Isfar y Corillas, barone di Siculiana. La chiesa fu dedicata alla Madonna del Carmelo. Tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento, grazie alla generosità di don Vincenzo Alfani, fu possibile compiere grandi lavori di ampliamento e di decorazione della chiesa, che si conclusero nel 1813 con la realizzazione del transetto, della cupola, dell'abside, della sagrestia e dell'oratorio.
Il Santuario custodisce, da oltre quattro secoli, la statua lignea nera del Cristo Crocifisso, venerato dai siculianesi che lo festeggiano ogni anno il 3 maggio. Al suo interno si trovano affreschi e tele dell’artista Raffaello Politi (Siracusa, 1783 – Agrigento, 1870); in particolare, nella volta della navata, sono raffigurate “La creazione di Adamo”, “La creazione di Eva” e “Il peccato originale”, ispirate a quelle michelangiolesche della Cappella Sistina. La cupola che si erge all’incrocio del transetto con la navata, è sorretta da un tamburo ottagonale e riporta nella base le immagini di Abele, David, Giacobbe, Noè, Mosé, Giobbe, Abramo e Isacco mentre più in basso sono raffigurati i quattro Evangelisti. Sotto il cornicione perimetrale superiore delle pareti sono sistemati una serie di pregevoli quadri raffiguranti la Via Crucis. Nell’abside si innalza sulla sommità di due scalinate laterali, che abbracciano l’altare maggiore, la tribuna del Crocifisso assieme al reliquario che è rimasto fin dall’inizio senza reliquie. Infine, nella volta dell’abside è rappresentata la suggestiva Ascensione al Cielo di Gesù Cristo. Sopra la porta principale, in un ripiano dominante la navata, si trova anche un immenso organo a canne, messo lì in occasione dell’incoronazione del S.S. Crocifisso, il 3 maggio 1939. All'interno dell’edificio è custodita anche una preziosissima vasca lustrale di origine ebraica, detta “pileta” o “Kior”, che riporta in rilievo gli stemmi reali spagnoli degli Aragona e dei Castiglia, e un'epigrafe ebraica, importanti reperti archeologici medievali che testimoniano la presenza ebrea in Sicilia.
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