14 maggio 2024
Guide d’eccezione, studiosi o tecnici, dai biologi, agli agronomi, dai botanici agli apicoltori, e molti altri esperti, condurranno il pubblico in una piacevole passeggiata volta a osservare e conoscere le specie vegetali e animali che abitano i luoghi curati e gestiti dalla Fondazione e a toccare con mano il valore della biodiversità caratteristica di ciascun territorio. Un’opportunità per scoprire che la biodiversità non dipende solo dalla natura, ma anche dalla storia e della cultura, e che pertanto è anche responsabilità dell’Uomo, nel bene e nel male.
I paesaggi italiani, dove natura e storia si intrecciano meravigliosamente, sono un patrimonio di biodiversità da scoprire, e tuttavia le Camminate nella biodiversità vogliono essere l’occasione per scoprire anche quanto questa ricchezza sia fragile e a rischio, e quindi da proteggere. Se il riscaldamento globale è un’emergenza, infatti, la perdita di biodiversità non è meno grave. L’81% degli habitat, nel territorio dell’Unione europea, è compromesso e l’89% in Italia, tra habitat terresti e acque interne. È un problema della natura, ma che ricade drammaticamente sull’Uomo, che della natura è parte, e che è interconnesso e dipendente da servizi fondamentali forniti dagli ecosistemi, da quella biodiversità che troppo a lungo abbiamo dato per scontata.
L’iniziativa delle Camminate nella Biodiversità, diffusa a livello nazionale, rientra nella campagna #FAIBiodiversità, di sensibilizzazione e attivazione a partire dalla conoscenza.
La campagna vuole porre l’attenzione sulla necessità di preservare la natura, che è anche negli ambienti cittadini, e anzi incrementarla, perché oggi non basta più proteggere la natura esistente, ma bisogna recuperare quella perduta. È questo il principio, innovativo e ambizioso, su cui si basa la legge sul “ripristino della natura”, che il Parlamento Europeo ha approvato il 27 febbraio 2024 come strumento principale della Strategia sulla Biodiversità 2030: asse portante del Green Deal insieme al piano di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Il principale obiettivo consiste nel ripristinare almeno il 20% di natura nelle zone terrestri e il 20% nelle zone marine del territorio dell’UE: dal verde negli ecosistemi urbani alla protezione degli impollinatori, al monitoraggio degli elementi caratteristici del paesaggio a elevata diversità, non solo quello naturale, ma anche quello agricolo, che garantisce la nostra alimentazione; dal contenimento del consumo dei suoli al miglioramento della loro qualità, per favorire l’assorbimento del carbonio nel terreno.
Il regolamento si pone inoltre l’obiettivo del ripristino di almeno il 30% degli ecosistemi degradati in tutti i Paesi dell’UE entro il 2030 (da foreste a praterie, da zone umide a fiumi, da laghi e fondali marini), e questa percentuale aumenterà al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050.
«Trasformare l'Unione in una società equa e prospera, dotata di un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, volta a proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell'Unione e a proteggere la salute e il benessere dei cittadini dai rischi e dagli impatti ambientali» è l’obiettivo fissato dal Green Deal Europeo entro cui questa normativa si inserisce, obiettivo che il FAI ha deciso di raccogliere promuovendo la campagna #FAIbiodiversità e proponendo le Camminate.
Attraverso i Beni del FAI, a partire dal racconto dell’esperienza diretta e concreta del FAI nella gestione dei suoi Beni, sarà possibile scoprire una varietà di habitat, percorrendo il nostro Paese da nord a sud, riconoscendo le specie caratteristiche, e loro importanza nell’ecosistema, e comprendendo quali e quante minacce vengano oggi dagli effetti del cambiamento climatico, così come ad esempio dal consumo di suolo per l’urbanizzazione, o al contrario dall’abbandono dei territori e dal conseguente degrado dei paesaggi.
Le Camminate nella biodiversità saranno l’occasione per conoscere, ad esempio, i pascoli d’alta quota di Monte Fontana Secca a Quero Vas (BL) sul Monte Grappa, le produzioni agricole di eccellenza coltivate all’Orto sul Colle dell’Infinito a Recanati (MC), il picchio e lo scoiattolo nero che popolano la riserva dei Giganti della Sila a Spezzano della Sila (CS), secolari pini larici testimonianza dell’antica silva silana.
Le Camminate nella biodiversità sono organizzate in 23 Beni della Fondazione, ma non solo: il calendario delle iniziative si arricchirà quest’anno, per la prima volta, grazie allo straordinario contributo della rete di volontari delle Delegazioni FAI attive in tutte le regioni, che organizzeranno oltre 80 visite di approfondimento e percorsi accompagnati da specialisti della biodiversità in tanti e diversi territori, alla scoperta di questo patrimonio di natura e cultura che caratterizza l’intero nostro Paese.
Le camminate nella biodiversità sono rese possibili grazie al fondamentale sostegno di Pictet Group Foundation.
Inoltre, si ringrazia Edison per il sostegno ai progetti di tutela della biodiversità FAI nell’ambito di una più ampia collaborazione che ci vede affiancati nel percorso di transizione ecologica ed energetica.
nei Beni FAI tutto l'anno
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