In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Il ponte di Savignano sul Rubicone rappresenta da sempre uno dei vanti della città: fatto costruire da Augusto, esso venne terminato da Tiberio, esattamente come accadde per il ponte di Rimini, con il quale la struttura savignanese ha in comune anche la tecnica e il materiale costruttivi. Quando Cesare, di ritorno dalle Gallie, oltrepassò il confine del territorio romano pronunciando la famosa frase "Alea Iacta Est", non si trovò però di fronte ad un ponte in muratura, ma ad un "ponticulum" come ci racconta Svetonio, probabilmente in materiale ligneo.
Fu Augusto, con la sua opera di propaganda politica basata sul potere dell'immagine, a voler impreziosire parte del nostro territorio con la costruzione, tra le altre cose, di un ponte monumentale sul fiume legato all'antico abitato romano del Compitum. Esso era attraversato dalla Via Emilia, che proseguiva per quello che oggi è il centro storico di Savignano. Per la costruzione del ponte venne utilizzata una pietra giallo-biancastra, proveniente dalla cava di Aurisina, vicino a Trieste, nell'Istria: la stessa pietra costituiva le tre arcate, le due pile, i parapetti e il selciato di attraversamento della struttura.
La tecnica costruttiva utilizzata fu quella dell'"opus quadratum", che prevedeva l'accostamento di grossi conci lapidei senza l'utilizzo di un legante ma con il solo ausilio di grappe metalliche. I piloni del ponte assumevano la forma di dietro acuto nella parte a monte del fiume, con la funzione di "frangiflutto e poggiavano su una platea di fondazione, anch'essa realizzata con preziosi marmi policromi. Il ponte così come ci appare oggi è il frutto di numerose modifiche avvenute nei secoli, a partire da quando nel 1300 circa, Savignano subisce il fenomeno dell'incastellamento e viene circondata da una cinta muraria: proprio sul ponte era collocata una delle uniche due porte di accesso al castrum. Nel 2005 è stato effettuato un lavoro di restauro che ha provveduto a ricostruire i parapetti in laterizio e a ripulire i conci riportando la pietra d'Aurisina alla tonalità originaria.
Il più antico monumento ed il simbolo stesso della città di Savignano. In un racconto che a partire dalla sua realizzazione ne racconta le fasi di modifica e trasformazione: infatti quando Cesare, di ritorno dalle Gallie, oltrepassò il confine del territorio romano pronunciando la famosa frase "Alea Iacta Est", non si trovò però di fronte ad un ponte in muratura, ma ad un "ponticulum" come ci racconta Svetonio, probabilmente in materiale ligneo
Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico M. Curie di Savignano sul Rubicone