In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Fra le dimore storiche di Cesena, palazzo Ghini si caratterizza per l'impianto asimmetrico e lo sviluppo interno incompiuto. Fu commissionato nel 1680 dai fratelli Giacomo Francesco (1658-1719) e Alessandro Bruno Ghini (1659-1743) all'architetto cesenate Pietro Mattia Angeloni (1627-1701), un professionista che si era formato alla scuola romana di Francesco Borromini (1599-1667).
I fratelli Ghini erano discendenti di una nobile famiglia originaria di Siena, trasferita a Cesena e insediatasi in un'area acquistata nel 1621 da monsignor Giovanni II Ghini (1572-1648), tesoriere di papa Urbano VIII Barberini. La facciata in mattoni faccia a vista su Corso Sozzi ha una struttura semplice ma imponente il cui asse di simmetria è dettato dal grande portale centrale con arco a tutto sesto, mentre l'angolo è enfatizzato da un rivestimento bugnato liscio in pietra d'Istria recante a mezza altezza le insegne di papa Pio VI Braschi, accordato dal pontefice come privilegio al marchese Nicolo I Ghini (1725-1799) in nome della loro lunga amicizia. I punti di forza del palazzo sono però indubbiamente costituiti dal loggiato interno e dal salone del piano nobile.
Vi spicca un importante ciclo del pittore bolognese Giacomo Bolognini (1664-1734, avviato all'arte da uno zio che era stato allievo di Guido Reni), che vi eseguì - fra il 12 maggio 1719 e il 21 agosto 1721 – quindici quadri (uno ad olio su muro, il grande Prodigio di Servio Tullio nella culla; gli altri su tela) con soggetti storico mitologici e allegorici: Allegoria dell'Aria, Amor sacro colpisce Amor profano, Apollo e Dafne, Allegoria della Fama, Allegoria del Fuoco, Caccia di Diana, Lotta tra Apollo ed Ercole, Allegoria dell'Acqua, Visita notturna di Diana a Endimione dormiente, Ercole uccide l'idra dalle sette teste, Diana sul carro tirato da cavalli, Allegoria della Terra. L'ultimo erede del palazzo fu il marchese monsignor Ghino Ghini (1845-1927). Nel 1962 è stato acquistato dalla Diocesi per volontà del vescovo Gianfranceschi.
Palazzo Ghini è una delle più rilevanti dimore storiche cesenati, racchiude cicli pittorici di grande importanza e la misteriosa storia di dipinti perduti e ritrovati.
Apprendisti Ciceroni del Liceo statale Vincenzo Monti di Cesena