In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Renato Serra (1884-1915), laureatosi all'Università di Bologna con Giosuè Carducci, sarà direttore della Biblioteca Malatestiana dal 1909 al 1915. È un "lettore di provincia", che dedica saggi e commenti a Verlaine, Rimbaud, Tolstoj, Nietzsche, Kipling, tuttavia la sua passione per la letteratura convive con un'indole svogliata, la quale però non gli impedisce di partecipare al vivace dibattito intellettuale del primo Novecento, attraverso la scrittura di numerosi saggi su riviste culturali.
In particolare, collabora con "La Voce", dove pubblica vari testi di critica, si confronta con le correnti letterarie, interagisce con gli intellettuali più attivi della scena italiana. Sviluppa un fitto rapporto epistolare con Benedetto Croce, un carteggio distribuito, tra originali e copie, tra la Fondazione Croce di Napoli, la famiglia Serra a Bologna e la Biblioteca Malatestiana a Cesena. Frequenta inoltre, assieme ad altri amici intellettuali, la casa di Alfredo Panzini a Bellaria. Nel 1915, Serra scrive la sua opera più significativa, Esame di coscienza di un letterato, in cui prende una posizione molto critica contro la guerra e i suoi miti, biasimando l'enfasi retorica degli intellettuali che abbandonano la letteratura per fare propaganda.
Egli invece reclama il diritto a fare letteratura, a osservare il mondo con occhio critico e con un certo fatalismo: la guerra in realtà non serve a nulla, può cambiare i confini tra gli stati ma non lo spirito della civiltà. Ciononostante, la passione ha la meglio e porta Serra ad arruolarsi e a partire per il fronte. Morirà sul monte Podgora il 20 luglio 1915, a 31 anni non ancora compiuti. Le sue spoglie riposano nella cappella di famiglia nel cimitero di Cesena. La Casa Museo trova collocazione nella casa natale dell'illustre critico letterario cesenate. Il percorso espositivo si snoda attraverso sette ambienti che custodiscono i cimeli, i documenti, le immagini e le testimonianze della vita dello scrittore, inseriti in un allestimento che ricrea l'atmosfera domestica di una casa borghese di provincia. Sono conservati ed esposti i reperti militari, riconsegnati alla madre dopo la morte sul fronte a Podgora nel 1915, ma anche foto d'archivio ed edizioni originali dei libri e poi decori, mobilio e rifiniture architettoniche del periodo. Molte sono anche le opere d'arte che decorano le pareti, scelte a formare l'immagine ideale del mondo di Renato Serra e trasferite dai depositi della Pinacoteca Comunale.
In occasione delle Giornate FAI di Primavera 2024, solamente per due aperture straordinarie, riapre la casa natale di Renato Serra, dal 2008 museo e luogo dedicato alla sua memoria. L'illustre letterato cesenate, direttore della Biblioteca Malatestiana, cadde il 20 luglio 1915 in combattimento a Pogdora (Gorizia), durante la seconda battaglia sull'Isonzo. La visita sarà occasione per ricordare l'intellettuale considerato dalla critica un paradigma della modernità e rappresenta l'evento conclusivo del progetto Wikimuseums Cesena, un progetto incentrato sulla diffusione di open data per la cultura e sulla partecipazione curato da Bam! Strategie Culturali con il supporto del Comune di Cesena e Wikimedia Italia, un progetto di cui la Delegazione FAI di Cesena è partner.