In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Piazza del Plebiscito tra le piazze della città di Ancona è la più antica (XV sec.). Nata come Piazza Nuova, poi Piazza Grande sino al 1860, anno in cui prende il nome attuale per il plebiscito con il quale le Marche aderiscono al Regno d'Italia. L'elemento caratteristico della piazza è la scalinata sormontata dalla chiesa San Domenico che ospita la statua di Clemente XII (per cui detta anche Piazza del Papa), benefattore della città per la concessione nel 1732 del porto franco. L'edificio presente più rappresentativo è il Palazzo della Prefettura conosciuto anche come palazzo del Governo.

Il Palazzo del Governo, pur fra tante trasformazioni, ristrutturazioni e restauri, documenta una storia vecchia almeno mezzo millennio, una vicenda complessa che in certa misura coincide con la storia stessa della città leggibile attraverso i ricchissimi segni presenti nella stratificazione del turrito palazzo, oggi sede della Prefettura. In tal chiave il valore monumentale del complesso va oltre la probabile attribuzione a Francesco di Giorgio Martini per i disegni della fabbrica durante la fase quattrocentesca. A detto Palazzo lo Stato unitario assegna da subito un duplice valore, per un verso legato alla tradizione storica e per l'altro alla funzione attuale.

Il Palazzo del Governo viene edificato nella seconda metà del 1300 quale nuova sede del governo cittadino che abbandona il più antico Palazzo degli Anziani sul colle Guasco andato a fuoco nel 1348. L'intero edificio viene ridisegnato nel 1484 da Francesco Di Giorgio Martini in forme rinascimentali a cui si deve l'aspetto della facciata verso la piazza con le eleganti cornici alle finestre e i marcapiani in pietra d'Istria. Superato l'arco monumentale si entra nel cortile porticato costruito con pietra da taglio mentre nel lato opposto si possono ammirare due archi ogivali della prima costruzione, fra i quali sono ancora riconoscibili le unità di misura e la lunghezza del mattone cotto e del coppo, stabilite dalla magistratura cittadina. Sulla Torre civica (XIV secolo), riedificata sulla base di vari progetti, nel 1612 viene collocato un orologio "all'italiana", mentre alla Torre vengono aggiunti il balcone e il portale tardomanierista. Successivamente al terremoto del 1690 viene più volte restaurata e nel 1808 viene realizzato l'attuale orologio in marmo del Furlo con cornice in rosso di Verona e cifre in pietra di paragone su disegno dell'architetto Pietro Zara.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

La Prefettura è organo periferico dell'Amministrazione statale con competenza generale e funzioni di rappresentanza governativa a livello provinciale. La Prefettura che ha sede nel capoluogo di regione svolge, altresì, tutte le attività connesse alle funzioni di rappresentanza dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie. La eterogeneità delle competenze impegna il Prefetto su disparati campi quali sociale, sicurezza, intese e cooperazioni tra il tessuto amministrativo statale periferico e tra questo e il sistema dei poteri e delle autonomie locali. Il Prefetto svolge, dunque, il delicato e importante compito di promuovere e consolidare le sinergie presenti sul territorio a garanzia dei diritti dei cittadini. La visita al Palazzo della Prefettura rappresenterà quindi una "lezione" di altissimo valore civico, consentirà di accedere nei locali storici del Palazzo (oggi sostanzialmente ammodernati e messi in sicurezza) e regalerà un'occasione rarissima di osservare e conoscere quegli ambienti istituzionali ove ogni giorno avviene il coordinamento della vita sociale, economica e legale della comunità provinciale.

Testo scritto da Monica Manzotti, Delegazione FAI ANCONA

Visite a cura di

Apprendisti Ciceroni Liceo "Carlo Rinaldini".

Visite in lingua straniera

Inglese