In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
L'antico Oratorio di S. Giovanni Decollato si trova in pieno centro storico e si affaccia sulle antiche mura urbiche, più precisamente sulla seconda cerchia muraria ad est dell'abitato, in Via Fratelli Rosselli, la lunga via ricca di nobili caseggiati che collegava Porta Fanestre con l'asse principale di accesso al borgo, nei pressi della Collegiata di S. Giustina.
Costruito agli inizi del Seicento per volere della confraternita della Buona Morte che qui trovava sede, si presenta all'esterno con una elegante facciata in laterizio coronata da un timpano che appoggia su due lesene angolari dalle modanature aggettanti. L'ampio portone d'ingresso, necessario per consentire l'uscita della macchina processionale del Cristo Morto, è sovrastato da un rosone ovale dalla rilevante ghiera in cotto. La facciata si deve probabilmente al disegno del maestro Giuseppe Costantini, con la soprintendenza dell'allora cappellano e cassiere della Confraternita Don Camillo Storoni, per opera di mastro Domenico Costantini, correndo l'anno 1759.
L'Oratorio di San Giovanni Decollato ha una semplice struttura architettonica a pianta rettangolare con tetto a capanna, di modeste dimensioni ma ricco di opere d'arte. L'interno, a seguito delle trasformazioni settecentesche che portarono alla realizzazione della volta a botte con la quale fu coperto il soffitto a tetto di tavole, consta di un'aula, che si adatta alla conformazione del luogo, scandita lungo le pareti da pilastri e illuminata da tre finestre. Quattro sono i medaglioni ovali, che mostrano chiaramente una concezione unitaria, presenti lungo le pareti, tutti di Autore ignoto di ambito marchigiano datati 1760: sulla destra Tobia e l'Angelo e l'Annunciazione, sulla sinistra S. Andrea Avellino e S. Domenico. Ai lati del portone d'ingresso si trovano le tele di S. Caterina e S. Bernardino da Siena, opere riconducibili all'ambito di Andrea Sacchi (sec. XVII) e provenienti dalla Chiesa agostiniana di S. Maria del Soccorso. Di notevole interesse la statua processionale del Cristo Morto, in legno intagliato del XVII sec., adorna da un prezioso catafalco. Di grande rilievo anche la grande tela di ambito emiliano della fine del Cinquecento raffigurante Salomè con la testa di S. Giovanni Battista, collocata nella parete sinistra accanto all'altare maggiore.
Nelle Giornate FAI di Primavera potremo visitare l'Oratorio di San Giovanni Decollato, normalmente chiuso, aperto solo per la solenne processione del Venerdì Santo, quando il simulacro del Cristo viene portato per le vie del borgo. Nel pomeriggio di sabato, presso Santa Giustina, dove è conservato un prezioso organo Callido, Momento Musicale a cura degli Allievi del Conservatorio Rossini di Pesaro.
Sabato 23 e domenica 24 pomeriggio nella Chiesa di Santa Giustina in via XX Settembre 6, Momento Musicale a cura degli allievi del Conservatorio Rossini di Pesaro.
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