In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

l'eremo di San Silvestro Abate di Monte Fano si trova a 7 km dalla città di Fabriano e a circa 800 m s.l.m..E' posto alle pendici del monte Fano , antico Fanum luogo sacro per gli antichi Umbri.Vi era la presenza di un antico Lucus bosco sacro di origine pagana, di cui è rimasto come testimonianza il faggeto di San Silvestro, area ZSC Zona speciale di conservazione della rete Natura 2000 della Unione Europea e della Regione Marche sito naturalistico di interesse comunitario con essenze arboree rare come il Tiglio selvatico Tilia cordata, il Faggio Fagus sylvatica e Agrifoglio Ilex aquifolium.

Nel 1231 San Silvestro fonda l'eremo di Monte Fano, ricevendo in dono degli appezzamenti di foresta da 6 proprietari di Fabriano nei pressi di Fonte Vembrici, vicino ad un tempio pagano, dove costruisce un oratorio e l'eremo dedicato a San Benedetto con un chiostro e il campanile. Il comune di Fabriano nel 1236 concede a fra' Silvestro 4 ettari di terra con selva accanto all'eremo (Castagnari G. 1990). Una bellissima iconografia del suo archivio storico rappresenta il monastero di S.Silvestro in Monte Fano di Fabriano (disegno di Stefano Moroni), dove accanto all'edifico benedettino si intravede una parte del lucus, la foresta sacra presente ai tempi del tempio pagano di Apollo, con uomini intenti a tagliare il bosco e caricare la legna sul basto degli asini.

L'eremo, ultimato nel 1234, viene dedicato a S. Benedetto da Norcia; l'attuale titolo di «S. Silvestro» sostituirà il precedente a partire dalla seconda metà del Cinquecento. Da un disegno a penna del 1581, che riproduce Montefano come probabilmente era in origine, in quanto i primi ampliamenti di cui siamo a conoscenza risalgono al secolo XVII, l'edificio risulta ad un solo piano, il chiostro a tre lati, il campanile a vela. L'eremo, il cui superiore ha il titolo di «priore generale», diventa il centro di irradiazione e la Casa Madre della Congregazione Silvestrina, che ottiene il riconoscimento canonico dal pontefice Innocenzo IV il 27 giugno 1248 con la denominazione ufficiale di «Ordine di S. Benedetto di Montefano». La prima comunità dell'eremo incontra ben presto il favore e la stima della popolazione del territorio fabrianese per la vita di aspra penitenza che conduce: i seguaci di Silvestro, fra i quali merita di essere menzionato il maestro di grammatica Giovanni da Paterno, che sarà denominato «dal Bastone», in seguito beatificato, indossano una «veste ruvida» e a mensa non conoscono «varietà di vivande, né mangiano cibi gradevoli al palato», ma praticano un costante digiuno (Vita Silvestri, cap. 6). e «lunette» che ornano le pareti dei chiostri del monastero sono 24.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

il luogo normalmente è chiuso al pubblico e si può accedere solo alla chiesa durante le funzioni liturgiche prestabilite dai monaci benedettini silvestrini. Questa visita per metterà di vedere parti normalmente non visitabili quali i chiostri maggiori e minori, la cripta di San Silvestro, la Chiesa, la biblioteca storica, la biblioteca moderna e l'archivio storico con tesori di arte monastica. Inoltre si visiterà il faggeto di San Silvestro abate, con il suo sentiero natura , di proprietà dei monaci , dove vi sono i cartellini botanici delle principali essenza arboree e arbustive tipiche dell'Appennino umbro marchigiano, per comprendere anche la grande spiritualità e il rapporto unico tra i monaci e la foresta.Inoltre i monaci producono oli essenziali di lavanda, elicriso e rosmarino con saponi e profumi nei loro terreni , che si possono acquistare nel bar dell'eremo.

Testo scritto da a cura dei soci fai gruppo Fabriano

Visite a cura di

Apprendisti Ciceroni ITIS "Merloni Miliani" Fabriano, Liceo Artistico "E. Mannucci" Fabriano, Istituto Turistico "A. Morea", Liceo Scientifico "Vito Volterra", Liceo Classico "F. Stelluti"