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Il Museo del Gabinetto di Fisica dell'Università è la più antica istituzione scientifica dell'ateneo urbinate. Esso è ubicato nel centro storico della città, nel Collegio Raffaello, un palazzo fatto costruire da papa Clemente XI Albani, a sue spese, nel 1705. Da alcuni documenti sappiamo che nel 1800 la struttura annoverava una "camera fisica" con giacenti alcuni strumenti di fisica che negli anni, progressivamente, si moltiplicarono. Nel 1832, con il riordino da parte della Pontificia Università Provinciale dei gabinetti scientifici, nacque ufficialmente il Gabinetto di Fisica.

A partire dal 1847 e fino al 1884 la direzione del Gabinetto passò nelle mani dello Scolopio Alessandro Serpieri (1823-1885), nobile figura di educatore ed eminente fisico, meteorologo, sismologo ed astronomo. Egli fu lo scienziato più importante ed influente della città di Urbino e uno tra i più rappresentativi dell'intero territorio marchigiano. Il Collegio annovera anche una torretta dove era situato l'Osservatorio Meteorologico degli Scolopi, fondato nel 1850 dal suddetto padre Serpieri, che tanto si adoperò nel dar decoro e lustro alle attività dell'antico collegio. Una lunga tradizione scientifica è dunque alle spalle del Gabinetto di Fisica e dell'Osservatorio, una tradizione che, grazie soprattutto all'opera del Serpieri, ha trovato nell'Ottocento i suoi frutti più significativi.

Il Gabinetto di Fisica: Museo urbinate della Scienza e della Tecnica annovera una delle più importanti collezioni universitarie di strumentazione storico-scientifica del nostro Paese. La collezione conserva oltre 700 strumenti scientifici, alcuni dei quali di gran pregio, databili tra la seconda metà del XVIII e i primi anni del XX secolo. Essi rappresentano una testimonianza "eccezionale" dell'attività didattica e di ricerca nel campo della fisica, svolta nell'ateneo urbinate a partire dalla fine del Settecento.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Durante le Giornate FAI di Primavera il pubblico avrà un'occasione unica per ammirare e conoscere, in un mix inedito, l'antica strumentazione scientifica conservata presso il Gabinetto di Fisica e l'editoria storico-scientifica che favorì e diffuse la nascita e lo sviluppo della fisica moderna. Il visitatore potrà ammirare all'interno delle vetrine dedicate ai classici settori della fisica, non solo gli strumenti scientifici storici conservati nel Museo, ma anche le incisioni dei medesimi strumenti tratte da libri di testo, enciclopedie, riviste, cataloghi e trattati databili tra il XVIII e l'inizio del XX secolo. Questa ricca iconografia scientifica permetteva di comprendere meglio determinate esperienze che sarebbe stato difficile descrivere solo a parole. Esse contribuirono, inoltre, a stimolare la produzione e il commercio degli strumenti scientifici, che divennero oggetti di prestigio e di interesse didattico e di ricerca. Tutte le immagini esposte sono state accuratamente selezionate dal fondo storico-scientifico della biblioteca del Museo urbinate. In aggiunta saranno per la prima volta esposti libri e immagini provenienti da una ricca collezione privata.

Testo scritto da Prof. Roberto Mantovani

Visite a cura di

Approfondimento scientifico a cura di: Prof. Roberto Mantovani, curatore (Gabinetto di Fisica-Museo Urbinate della Scienza e della Tecnica) e Piero Paolucci, operatore museale (Osservatorio Meteorologico Alessandro Serpieri)