In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La chiesa di S. Antonio è situata a Civitella di Romagna, un piccolo centro delle colline romagnole, a circa 30 km da Forlì e a 40 km da Cesena. Il borgo sorge alle pendici del colle Girone, dove la vallata del fiume Bidente si restringe. L'edificio si trova nell'antico nucleo del borgo, il cosiddetto Castello, ancora cintato dalle mura medievali. Il primo castrum di Civitella, in latino Civitatula, risale all'anno 1037. Fu un possedimento dei Conti Severi di Giaggiolo fino al 1276, quando passò ai Manfredi di Faenza e poi ai Malatesta.
La chiesa di S. Antonio era in origine l'edificio religioso del Castello, il nucleo più antico di Civitella di Romagna. La chiesa fungeva da parrocchiale del paese, fino a quando, agli inizi del XVI secolo, parrocchia e titolo furono trasferiti alla chiesa dell'antico ospedale di S. Michele. A seguito del trasferimento la chiesa divenne quindi la sede della Compagnia di Sant'Antonio. Fu ricostruita dopo i danni subiti dal terremoto del 1661 per iniziativa dei fratelli Domenico e Bartolomeo Collinelli, il primo sacerdote, il secondo medico. I lavori terminarono molti anni dopo, nel 1728. In seguito ad essi l'interno della chiesa assunse l'attuale stile barocco.
L'esterno della chiesa si presenta estremamente semplice e sobrio mentre l'interno, in stile barocco e a navata unica, è elegante e di notevole pregio artistico. La navata culmina con un soffitto a volta. Gli stucchi sono di Antonio Martinetti, artista svizzero attivo in Romagna nel corso del Settecento. Sull'altare maggiore, disposto a parete, vi è una tela settecentesca dipinta a olio, di scuola romana, che raffigura la Vergine con il Bambino e Sant'Antonio da Padova. Sono presenti altri due dipinti a olio nei due altari laterali: il primo rappresenta S. Francesco che riceve le stimmate e il secondo la Madonna del Carmine con il Bambino insieme a Santa Teresa e San Luigi Gonzaga.
La visita prevede l'ingresso alla chiesa, normalmente chiusa al pubblico. Si potrà ammirare l'interno con le tre opere pittoriche e la statua della Madonna del Carmine. La visita alla chiesa fa parte di un itinerario per le vie del Castello, l‘antico nucleo di Civitella cinto da mura. La camminata potrà proseguire con la visita a un altro bene appositamente aperto in occasione delle giornate FAI, l'oratorio di San Filippo Neri, a 5 minuti da S. Antonio. A Civitella è anche presente il bel santuario cinquecentesco della B.V. della Suasia. La visita al territorio di Civitella può proseguire con la rocca e la chiesa di Giaggiolo, altri beni aperti appositamente. I due beni si trovano sul crinale tra la valle del Bidente e quella del Savio e possono essere raggiunti in auto dal borgo con una strada tortuosa che si inerpica attraverso un bel paesaggio collinare.
Volontari FAI, guide del Comune di Civitella