Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
Il complesso monumentale di San Bonaventura è costituito dalla chiesa, dal convento associato e dalle cripte. La costruzione è datata 1631-1650 ma venne ricostruito a seguito del terremoto del 1693. Rispetto all’austerità del prospetto, l’interno della chiesa risulta fortemente decorato con affreschi, maioliche manufatti lignei, i cui elementi di spicco risultano essere una Madonna del Gagini e la pala d’altare di Vincenzo Ruggeri e un Crocifisso ligneo ,opera di fra Umile da Petralia. Il Convento mostra al suo interno un chiostro ed alcuni affreschi del Vasta, fu trasformato in carcere nel 1890 e definitivamente chiuso alla fine del XX secolo, risultando oggi in un forte stato di degrado. Le cripte furono chiuse nel 1843, subirono un restauro nel 1990 ma non vennero mai aperte al pubblico.
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IL BENE
Complesso monumentale fondato intorno al 1623 e ricostruito a seguito del terremoto nel 1693. L’interno della chiesa, situata in pieno centro storico, è sontuosamente decorato con affreschi, maioliche e manufatti lignei. Gli elementi di spicco sono: una Madonna del grande scultore rinascimentale Antonello Gagini (Palermo, 1478–1536), pala d’altare di Vincenzo Ruggeri e Crocifisso ligneo, opera di fra’ Umile da Petralia. Il convento ha un chiostro e alcuni affreschi di Pietro Paolo Vasta, considerato uno dei maggiori pittori siciliani del secolo XVIII. Trasformato in carcere nel 1890, il complesso venne chiuso alla fine del XX secolo e oggi è in forte degrado. La cappella, costruita in epoca barocca dalla famiglia Gravina Interlandi, è affrescata con effetto trompe l’oeil e si apre sulla navata centrale, comunicando con la precedente e la successiva cappella attraverso aperture ad arco.
PROGETTO SOSTENUTO
Il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo - richiesto dalla Parrocchia di San Giacomo a cui fa capo il complesso - si è concentrato sul restauro degli intonaci dipinti nella Cappella di San Francesco e su altri interventi accessori. La Cappella restaurata è stata inaugurata a novembre 2021. Dopo anni di chiusura della Chiesa, il progetto sostenuto dai Luoghi del Cuore è riuscito anche a innescare un effetto virtuoso che porterà nei prossimi mesi al restauro del Crocefisso ligneo di ‘fra Umile da Petralia” grazie all’associazione locale Genius loci; inoltre, la Sovrintendenza di Catania finanzierà il restauro degli arredi lignei della sacrestia e, ancora, si procederà al rifacimento delle facciate della Chiesa, per proteggere la parete dove si trova la Cappella di S. Francesco”.
LE PERSONE CHE HANNO RACCOLTO I VOTI
Dalle realtà associazionistiche di Caltagirone è nato il comitato “Caltagirone per San Bonaventura” con l’obiettivo di portare questo luogo, di grande rilevanza storico artistica, all'attenzione delle istituzioni affinché la chiesa possa tornare alla pubblica fruizione e il convento sia strappato dal degrado. Il bene infatti riveste un notevolissimo valore per il territorio e la comunità anche dal punto di vista culturale e identitario e ne costituisce un piccolo Pantheon di personaggi importanti e artisti nell’ambito cittadino.
CONTRIBUTO: 25.000 euro
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