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La parte delle terme romane destinata ai bagni in acqua calda e ai bagni di vapore, situato sul “Poggio della Ficoncella”, nel Municipio romano di Acque Tauri, è caratterizzato da fenomeni idrotermali tuttora attivi. Viste le sue peculiarità, si ipotizza una frequentazione dell’area già dall’epoca preistorica ed etrusca, mentre delle terme romane si trova una citazione nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio nel 74 d.C. L’origine del nome risale forse al collegamento con l’immagine della divinità etrusca di Acheloo, rappresentata da un toro androprosopo, che i romani conquistatori dell’Etruria assimilarono alla figura della propria divinità di Giove taurino. L’abbandono delle terme risale al 107 d.C. con la progettazione del complesso imperiale, voluto dall’imperatore Traiano. Solo in seguito a una pulitura dell’area nel 2015-2016, sono emersi il fondo di una vasca ellittica modellata in travertino e il sistema di distribuzione idrica, mai documentati in precedenza. Dal luglio 2017 è iniziata una campagna di scavi diretta dall’Università di Bologna che verte a uno studio sistematico del sito. Il comitato “Società Civica Civitavecchiese”, insieme a università e istituzioni, promuove la raccolta voti per sensibilizzare sul bisogno di restauri.
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