01 luglio 2024
Situato sul "Poggio della Ficoncella" nella campagna di Civitavecchia, il sito archeologico di Aquae Tauri è una testimonianza delle terme romane dell'epoca di Traiano.
Caratterizzato da fenomeni idrotermali attivi, si trattava di un vero e proprio santuario delle acque menzionato da Plinio il Vecchio nel 74 d.C.
La capacità attrattiva di questo territorio è espressa anche nelle parole poetiche di Rutilio Namaziano che, nel secondo decennio del V secolo d.C., intraprende un viaggio lungo le coste del Tirreno in direzione della Gallia: ai suoi occhi era apparsa opportuna una piccola escursione di tre miglia dal mare verso l'entroterra per godere delle qualità delle sorprendenti acque locali.
Il sito era inoltre presente anche nella Tavola Peutingeriana, copia medievale di una carta geografica romana.
La mirabile vasca ellittica in travertino è l'elemento maggiormente conservato del complesso. Situata alla sommità della collina della Ficoncella, nella quale confluiva l'acqua sorgiva, in epoca imperiale era incamerata in un vano rettangolare caratterizzato da nicchie che ospitavano statue.
Abbandonato nel 107 d.C., dal 2015 Aquae Tauri è oggetto di numerose ricerche da parte di enti e associazioni.
Da queste indagini è emerso che le strutture rinvenute facevano parte di un complesso monumentale, assimilabile a un santuario delle acque e dalle eccezionali proporzioni, apprezzabile da mare e da terra.
All’interno della struttura sgorgavano infatti le acque salutari, tuttora sfruttate per le loro qualità. Tuttavia, a oggi non sono disponibili elementi utili a identificare la sfera e il profilo delle divinità qui venerate.
Grazie al voto di oltre cinquemila persone al Censimento 2018, la Società Storica Civitavecchiese con il supporto del Comune, ha presentato un progetto di valorizzazione al bando I Luoghi del Cuore che FAI e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto con un contributo di 8.000 euro.
L'intervento ha permesso di rendere il sito pienamente accessibile ai visitatori, con l'installazione di passerelle, pannelli informativi e strutture per garantire la sicurezza dei percorsi, dotati di punti di affaccio sulla vasca.
La visibilità portata dai Luoghi del Cuore ha catalizzato ulteriori risorse regionali per oltre 120.000 euro, che hanno permesso non solo di ampliare il percorso previsto e il piano di valorizzazione, ma anche di completare il restauro della vasca, a cura delle Università di Bologna e di Roma La Sapienza.
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Come riportato nella relazione finale dell’Università, a cura del Prof. Massimiliano David con la collaborazione del Dott. Stefano De Togni, la campagna di indagini archeologiche si è svolta dal 2 ottobre al 22 novembre 2023. Le indagini hanno interessato la collina in località “La Ficoncella” sia con l'apertura di un nuovo settore di scavo, sia con l'indagine preventiva delle aree interessate dall'intervento di valorizzazione del sito archeologico del Comune di Civitavecchia. Durante gli scavi sono emersi numerosi reperti tra cui: una coppa quasi integra in maiolica arcaica, 22 monete bronzee un braccialetto in bronzo e frammenti di un bracciale in vetro, un peso da telaio in laterizio, strutture murarie e bolli laterizi riferibili all’età traianea.
Le indagini del 2023 confermano e chiariscono ulteriormente il particolare interesse derivato dalla scoperta di un nuovo santuario delle acque con una lunga storia estesa almeno da Età romana repubblicana a Età tardoantica (VI secolo d.C.) in un territorio così significativo da un punto di vista dei sistemi insediativi. È chiaro che lo sfruttamento delle acque salutari che sgorgavano presso la Ficoncella ha costituito la premessa per la nascita di un complesso di grandi proporzioni oggi completamente sepolto, ma conservato allo stato di rudere fino al XVIII secolo.
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