Progetti che si concludono, progetti che partono

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Progetti che si concludono, progetti che partono
Dal territorio

25 giugno 2024

Negli ultimi due mesi sono stati avviati numerosi progetti di restauro e valorizzazione e sono tre, invece, i Luoghi del Cuore che hanno recentemente tagliato il nastro: in ognuno di questi, l’acqua ha il ruolo di indiscussa protagonista.

Un antico “santuario delle acque”

Si comincia dal mondo antico con il sito archeologico di Aquae Tauri a Civitavecchia, un vero e proprio "santuario delle acque" citato da Plinio il Vecchio, il grande scrittore del I secolo d.C., cantato da Rutilio Namaziano, poeta vissuto nel V secolo d.C., e presente nella Tavola Peutingeriana, copia medievale di una carta geografica romana. Grazie a I Luoghi del Cuore è stato realizzato un progetto di valorizzazione, in collaborazione con il Comune e la Società Storica Civitavecchiese. È stato creato un percorso con sentieri e passerelle che conduce alla raffinata vasca ellittica, l’elemento maggiormente conservato di quello che era un esteso complesso.

La visibilità portata dai Luoghi del Cuore ha inoltre favorito l’arrivo di altri finanziamenti, che hanno tra l’altro permesso il restauro della grande vasca, realizzato dall’Università degli Studi di Bologna.

La raccolta manuale del sale

Il 6 luglio è stato inaugurato anche l’intervento a favore dell’Antica Salina Camillone di Cervia (RA), gravemente danneggiata dall'alluvione in Emilia Romagna del 2023. Parte integrante di Musa - Museo del Sale, la Camillone è l’ultima originale salinetta di circa 144 fondi saliferi a tramandare la tradizione antica della raccolta giornaliera del sale.

I Luoghi del Cuore ha permesso il riallestimento dell'area di visita della salina e la riproduzione di tutti gli attrezzi in legno che consentivano la raccolta manuale del sale, a disposizione dei visitatori che vorranno sperimentare questo antico mestiere.

Le biosentinelle del clima

Il 18 luglio, sulle sponde del Lago d’Orta, verranno presentati i risultati dell’innovativo progetto pilota ideato dall’Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR, che permette di monitorare lo stato ambientale del lago mediante l’utilizzo di cozze di acqua dolce.

Le cozze si trasformano in biosentinelle grazie alla capacità di agire come “spugne”: filtrano grandi volumi d'acqua e svolgono la funzione di depuratori naturali, rimuovendo anche sostanze tossiche grazie alla capacità di accumularle e depositarle nei loro organi in forma non tossica.

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