In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
L'indagine archeologica riguarda tutto il centro storico della città, che è nata agli inizi del III secolo a.C. come avamposto strategico dell'avanzata di Roma sul mare Adriatico, vera e propria "testa di ponte" per la conquista dell'ager gallicus prima e di tutta la pianura padana poi.
Dal 2010 è stato avviato dal DiSCi (Dipartimento di Storia Cultura e Civiltà dell'Università di Bologna) un nuovo progetto di ricerca denominato Archeologia Urbana a Senigallia che, con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e del Comune di Senigallia, intendeva affiancare la città nel suo sviluppo urbano. Scopo del lavoro è stato, infatti, la definizione del potenziale sepolto per la ricostruzione della forma urbana in tutte le epoche, utilizzando sia l'indagine archeologica tradizionale sia i moderni metodi di indagine non intrusiva. Il primo scavo archeologico è stato avviato il mese di ottobre 2010 nel centro storico della città collegato al progetto.
Durante i lavori di ristrutturazione all'interno delle cantine di uno stabile sito in Via Cavallotti, sono venute alla luce alcune strutture riferibili all'impianto urbano della colonia romana: un reticolo di strutture murarie, tra loro ortogonali, almeno due pozzi e diverse vasche con una conformazione e un orientamento che lascia intravedere interessanti approfondimenti di studio sulla topografia urbana della città. Il dato più sorprendente è stato il rinvenimento, al di sotto delle strutture romane, di un impianto abitativo più antico, del tutto obliterato dalle costruzioni successive. Dunque è certo è che esisteva proprio in questo punto della città una fase pre-romana, che ci attesta con certezza la frequentazione del sito di fondovalle su cui verrà dedotta la colonia romana. In via Baroccio, invece, è emerso un piccolo santuario databile ai primissimi anni della colonia (inizi del III sec. a. C.), collocato in posizione strategica, all'ingresso della platea su cui poi sorgerà la colonia romana. Ancora ignota resta la divinità cui il santuario era dedicato, ma le offerte votive recuperate e lo stesso "paesaggio sacro" caratterizzato dalla presenza di acqua, inducono ad immaginare un culto di tipo ctonio con forti segnali collegati alla fecondità.
Il percorso prevede una prima tappa con la visita agli scavi di via Baroccio e una seconda tappa con la visita agli scavi di via Cavallotti. Infine in piazza Garibaldi si farà il punto della situazione delle indagini archeologiche avviate anni fa, che hanno portato a risultati di grande interesse per la conoscenza dell'impianto urbano della città romana. Oltre ai ritrovamenti di via Cavallotti, di via Gherardi e via Baroccio, saranno illustrati quelli di piazza Saffi, i carotaggi fra il Corso e via Arsilli, gli scavi di piazza Garibaldi, di piazza Lamarmora e via S. Martino, di piazza Simoncelli (2020) e infine quelli di viale Leopardi, area ex villa Baviera, tuttora in corso. i visitatori potranno apprendere informazioni preziose ed in parte inedite per approfondire la conoscenza della storia urbanistica della città romana. Propedeutica alla visita, il 22 marzo alle 18, presso l'Auditorium di San Rocco, si terrà una conferenza sul tema degli scavi archeologici a Senigallia e dintorni.
Apprendisti Ciceroni Liceo Medi Senigallia, classi III Istituto Comprensivo Senigallia centro