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La chiesa ed il convento di Santa Maria delle Grazie sorgono a circa 3 km in direzione sud-est dal centro storico di Senigallia. Il Complesso, di proprietà del Comune di Senigallia, è uno dei più preziosi tesori della Città in virtù della sua funzione spirituale, del suo valore storico artistico e della sua plurisecolare storia, legata in modo particolare ai periodi più nobili di Senigallia, dal dominio di Giovanni Della Rovere al pontificato di Papa Pio IX. Attualmente gli ambienti agibili del Complesso sono soltanto quelli dell'antico convento, mentre la chiesa è chiusa al pubblico.
Al posto dell'attuale complesso monumentale, prima del 1491 sorgeva un'edicola votiva o piccola cappella denominata "Madonna del pinocchio" o "Santa Maria del Pignotto", il cui nome derivava probabilmente dal fatto che il luogo era circondato da pini. D'intorno si estendeva un'ampia selva, poi progressivamente disboscata fino ad essere completamente sostituita da campi, orti e costruzioni, oltre che dal cimitero cittadino a partire dal 1871. La chiesa e il convento vennero progettati dall'architetto Baccio Pontelli da Urbino (1449 circa-1494 circa) su commissione di Giovanni Della Rovere, signore della città, ed edificati a partire dal 1491. Secondo il Libro maestro del convento, custodito presso l'archivio storico comunale, i primi frati vi si stabiliscono già nel 1492.
Agli inizi del '500 la fabbrica venne rivista e ampliata, dall'arch. Girolamo Genga (1476-1551)per volere di Francesco Maria Della Rovere. La chiesa di Santa Maria delle Grazie sorse come voto fatto da Giovanni Della Rovere per la nascita del figlio maschio, Francesco Maria, dato alla luce dalla moglie Giovanna Di Montefeltro il 25 marzo 1490. Lo storico dell'arte Francesco Benelli ipotizza un'ulteriore motivazione: utilizzare la chiesa delle Grazie come mausoleo della famiglia roveresca. L'intero complesso venne definitivamente ultimato nel 1684. Nel 1851 il papa Pio IX eresse la Parrocchia di Santa Maria delle Grazie e fornì la chiesa del fonte battesimale e degli arredi liturgici necessari alla sua nuova funzione. Nel 1866 l'intero Complesso e l'area adiacente diventarono proprietà del Comune di Senigallia, che si impegnò a garantire il regolare funzionamento della Parrocchia. Nel 1871 la selva circostante viene disboscata per essere adibita a cimitero comunale. la cui direzione fu affidata ad uno dei religiosi del convento.
Sarà effettuata la visita guidata al Museo di Storia della mezzadria "Sergio Anselmi" che ha sede in un'ala del convento di Santa Maria delle Grazie. Si tratta di uno dei più importanti musei demoantropologici italiani che documenta nei secoli i caratteri del lavoro e della vita del mezzadro marchigiano. Lungo tutto il percorso espositivo si potranno ammirare: oltre 2.000 oggetti disposti a tema in trenta ambienti, secondo il loro ruolo nell'economia mezzadrile e secondo il calendario dei lavori e delle stagioni, ingrandimenti di fotografie dei primi anni del '900 , opere su tela di Vittorio Ottavio Giuliani con scene di vita contadina, la prestigiosa collezione di fotografie di Mario Giacomelli su "lavoro agricolo" e "paesaggio agrario" e l'Antiquarium "Luisa Pieroni" con reperti dall'età del ferro all'età romana, rinvenuti nel territorio di Montedoro. La visita proseguirà nel piazzale antistante con la visione delle 14 edicole della Via Crucis del 1777. Verrà anche illustrata la chiesa di Santa Maria delle Grazie, sede di due capolavori del rinascimento: la pala "Madonna in trono con Bambino e Santi" del Perugino e la "Madonna di Senigallia" di Piero della Francesca.
Apprendisti Ciceroni terze classi del Liceo Scientifico "Medi" di Senigallia