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SEZZADIO: DALL'AEMILIA SCAURI AD ALERAMO

SEZZADIO: DALL'AEMILIA SCAURI AD ALERAMO

SEZZADIO, ALESSANDRIA

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SEZZADIO: DALL'AEMILIA SCAURI AD ALERAMO
Storia Le origini di Sezzadio sono legate alla costruzione della Via Aemilia Scauri, che collegava Piacenza a Vado Ligure, iniziata nel 109 a.C. Nel 772 il re longobardo Liutprando e la consorte, regina Teodolinda, fondarono la chiesa di Santa Giustina, uno tra i maggiori documenti romanici del Piemonte, che nell’XI secolo divenne abbazia benedettina, tra le più ricche e potenti della regione. A quell’epoca esisteva un castello abitato dai signori del luogo. Fu a Sezzadio che, intorno al 934, nacque Aleramo, capostipite dei marchesi di Monferrato. Il Comune esisteva già nel 1232, anno in cui venne fondato il monastero di Santa Maria del Banno. Emergenze storico artistiche di Sezzadio Abbazia di Santa Giustina. Fondata intorno al 722 dal re longobardo Liutprando e dalla regina Teodolinda , nel 1030 Otberto, un Aleramico, aggiunse alla chiesa un’abbazia benedettina. Il complesso conventuale, come appare oggi, è formato dalla chiesa, da una villa e da alcuni edifici rurali. La chiesa si presenta severa e suggestiva, nelle forme dell’XI secolo, con prospetto in cotto scandito da lesene e illeggiadrito dal coronamento ed archetti pensili che continua nei fianchi e nella zona absidale. Il maestoso interno in tra navate absate, con presbiterio sopraelevato, conserva le decorazioni ad affresco di scuola lombarda, dei secoli XIV e XV, con qualche brano romanico. Molto frammentate le più antiche nel transetto sinistro; le Storie della Vergine, di metà Trecento, si trovano nell’abside sinistra, mentre nell’abside mediana si notano Scene della Passione e un Giudizio Universale culminante nel Cristo di un maestro di primi del Quattrocento. La cripta, molto suggestiva, risale al tempo di Liutprando. Divisa in tre navate da basse ed eleganti colonnine. Sul pavimento a mosaico,un iscrizione ricorda Orberto, ‘riparatore’ della chiesa. Il campanile dell’VIII-IX secolo è stato inglobato nell’XI secolo (struttura utilizzata come location per matrimoni ed eventi). Altri monumenti notevoli: la Chieda di S. Stefano o Santa Maria di Banno (fondata prima del 1229), la Chiesa Parrocchiale di Maria Immacolata (gotico fiorito), il Centro Storico Castelforte e il Castello di Clelia Borgia.

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Storia Le origini di Sezzadio sono legate alla costruzione della Via Aemilia Scauri, che collegava Piacenza a Vado Ligure, iniziata nel 109 a.C. Nel 772 il re longobardo Liutprando e la consorte, regina Teodolinda, fondarono la chiesa di Santa Giustina, uno tra i maggiori documenti romanici del Piemonte, che nell’XI secolo divenne abbazia benedettina, tra le più ricche e potenti della regione. A quell’epoca esisteva un castello abitato dai signori del luogo. Fu a Sezzadio che, intorno al 934, nacque Aleramo, capostipite dei marchesi di Monferrato. Il Comune esisteva già nel 1232, anno in cui venne fondato il monastero di Santa Maria del Banno. Emergenze storico artistiche di Sezzadio Abbazia di Santa Giustina. Fondata intorno al 722 dal re longobardo Liutprando e dalla regina Teodolinda , nel 1030 Otberto, un Aleramico, aggiunse alla chiesa un’abbazia benedettina. Il complesso conventuale, come appare oggi, è formato dalla chiesa, da una villa e da alcuni edifici rurali. La chiesa si presenta severa e suggestiva, nelle forme dell’XI secolo, con prospetto in cotto scandito da lesene e illeggiadrito dal coronamento ed archetti pensili che continua nei fianchi e nella zona absidale. Il maestoso interno in tra navate absate, con presbiterio sopraelevato, conserva le decorazioni ad affresco di scuola lombarda, dei secoli XIV e XV, con qualche brano romanico. Molto frammentate le più antiche nel transetto sinistro; le Storie della Vergine, di metà Trecento, si trovano nell’abside sinistra, mentre nell’abside mediana si notano Scene della Passione e un Giudizio Universale culminante nel Cristo di un maestro di primi del Quattrocento. La cripta, molto suggestiva, risale al tempo di Liutprando. Divisa in tre navate da basse ed eleganti colonnine. Sul pavimento a mosaico,un iscrizione ricorda Orberto, ‘riparatore’ della chiesa. Il campanile dell’VIII-IX secolo è stato inglobato nell’XI secolo (struttura utilizzata come location per matrimoni ed eventi). Altri monumenti notevoli: la Chieda di S. Stefano o Santa Maria di Banno (fondata prima del 1229), la Chiesa Parrocchiale di Maria Immacolata (gotico fiorito), il Centro Storico Castelforte e il Castello di Clelia Borgia.
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