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Il Rione Terra è un agglomerato urbano che costituisce il primo nucleo abitativo di Pozzuoli. Abitato fin dal II secolo a.C., ha esercitato, nel corso dei secoli, un efficace controllo dei traffici marittimi e ha rappresentato un solido baluardo difensivo. La Rocca, costruita su un costone tufaceo, a circa 33m sul livello del mare, è circondata su tre lati dal mare del golfo e si impone, con i suoi cubetti e cupole colorate, agli occhi degli osservatori provenienti da mare e da terra. La rocca del Rione Terra è l'unico luogo Puteolano che è stato protagonista di tutte le evoluzioni storiche.
Pozzuoli e la rocca conobbero il loro periodo di maggior splendore. Nel V sec d.C. la città si ridusse proprio alla piccola rocca del Rione Terra. Dalla fine del V e inizio Nel 529 a.C.si insediarono sulla rocca gli esuli dell'isola di Samo e fondarono Dicearchia. In età romana del VI sec. Pozzuoli fu un castro sin al 1296 quando Carlo d'Angiò dichiarò Pozzuoli città Demaniale. L'eruzione di Monte Nuovo (1538) spopolò la città ma Il viceré Spagnolo promosse la rinascita facendovi ritornare gli abitanti. Negli anni Sessanta il rione Terra era prevalentemente abitato da famiglie di pescatori. Il 2 marzo del 1970 la rocca venne evacuata e da quel momento è stato oggetto di una vandalica spoliazione. Nel 1993 gli scavi archeologici hanno messo in luce una città sotterranea di epoca romana.
Dal 1992 si sono alternati interventi di ristrutturazione e di scavo archeologico che hanno consentito la riapertura al pubblico già dal 2014 di alcuni edifici e gran parte del sistema viario. Alcuni settori che si affacciano a strapiombo sul mare o sul centro cittadino sono ancora cantierati. L'assetto urbanistico moderno è testimonianza dell'impianto della città antica: il decumanus maximus della colonia viene identificato con l'arteria di Via Duomo, di cui si conserva ancora il basolato antico sotto la strada moderna; il cardo maximus viene identificato, invece, con Via del Vescovado. Al centro della cittadella si erge maestosa la cattedrale realizzata verso la fine V secolo, con l'utilizzo integrale delle strutture del tempio Augusteo e poi ricostruita in stile barocco tra il 1636 e il 1647. Dopo l'incendio del 1964 gran parte della struttura barocca e anche il complesso di epoca romana furono fortemente danneggiati. Tra il 1994 e il 2003 le autorità della Campania si impegnarono in un progetto internazionale per la rinascita del Duomo di San Procolo. Il viaggio nei vicoli del Rione Terra è anche un percorso tra i palazzi un tempo appartenenti a famiglie nobili, come quello della famiglia de Fraja-Frangipani, il Sedile dei Nobili, Palazzo Migliaresi, il Palazzo dei Russo.
Le vicende di abbandono e di sgombero del sito conseguenti ai fenomeni bradisismici non hanno sottratto fascino e bellezza al luogo, oggi restituito al suo splendore dopo lunghi interventi di restauro e scavi di ricerca. Il Rione Terra testimonia la storia millenaria nella sua totalità, le radici culturali e affettive della popolazione puteolana. La passeggiata per le vie del borgo racconterà altre attrazioni, come le antiche mura e le strade lastricate. Gli scorci mozzafiato sul golfo di Pozzuoli faranno da scenario a racconti di storia più recente. Gli Apprendisti Ciceroni racconteranno della vita reale delle famiglie del rione terra e delle tradizioni ormai non più praticate. Narreranno anche di quello sgombero forzato del 1970 e di alcuni personaggi popolari di qualche decennio passato. La Passeggiata sarà anche l'occasione per stimolare nelle giovani generazioni la curiosità verso un passato più recente spesso ignorato ma ancora presente nella memoria collettiva degli ex-abitanti del Rione Terra.