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La Chiesa di Nostra Signora della Misericordia, nota come "Chiesa di Vetro", si trova a Baranzate, alle porte di Milano. Pensata come prima di una serie di chiese moderne da costruire nelle periferie, fu scelta Baranzate, allora frazione agricola in forte espansione e crescita demografica. Costruita in mezzo ai campi, oggi la chiesa si trova al centro della cittadina e ne costituisce un simbolo di spiritualità e innovazione architettonica.
Progettata dagli architetti Mangiarotti e Morassutti, pionieri nell'uso di elementi prefabbricati, insieme all'ing. Favini, la chiesa fu progettata come prima di una serie di chiese da ripetere nelle periferie milanesi. Consacrata dal Card. Montini nel 1958, rimase l'unico esemplare realizzato: l'uso di materiali economici e i problemi climatici nell'ambiente interno richiesero immediati lavori di ristrutturazione. Nel 1979 fu oggetto di un attentato incendiario che ne compromise la struttura; la chiesa riaprì l'anno successivo restando però in stato di degrado fino a 2015, quando è terminato l'ultimo intervento di restauro conservativo che ha riportato l'edificio all'aspetto originario.
La chiesa si contraddistingue per la particolarità della struttura e la scelta dei materiali, tipici dell'architettura industriale ma riadattati dagli architetti all'edificio religioso. La pianta è rettangolare con navata unica, poggiante su un basamento di oltre 2 metri che funge da podio all'interno del quale sono ricavati ambienti per le funzioni accessorie. La struttura dell'aula è sorretta da quattro pilastri circolari in cemento armato, su cui poggiano due travi principali e sei travi secondarie prefabbricate in cemento armato con sezione a X. Anche il soffitto è realizzato con elementi prefabbricati. Le pareti perimetrali sono invece realizzate con grandi pannelli in vetro rigato con camera centrale messi in opera con interposti fogli di polistirolo espanso che li rendono traslucidi. I pannelli di vetro con polistirolo sono separati dal pavimento da una fascia di vetri trasparenti, espediente che rende la struttura leggera e quasi elevata sul suo podio. La facciata principale si distingue per la presenza di un'ampia scalinata ai cui piedi è collocata una grande croce in legno. L'interno è quasi privo di elementi decorativi; a fare da padrone è l'illuminazione naturale.
In occasione della Giornate FAI di Primavera, avremo modo di visitare l'edificio ripercorrendone la travagliata storia e gli interventi di restauro e adeguamento tecnici più recenti. Potremo apprezzare la singolarità di questa architettura unica nel suo genere che, seguendo una struttura modulare, utilizza materiali e tecniche costruttive all'avanguardia per il periodo. Gli architetti Mangiarotti e Morassutti hanno disegnato l'edificio fin nei dettagli creando una scatola di luce che accolga i fedeli. Potremo ammirare il sapiente uso di materiali in contrasto tra loro per enfatizzare le parti che compongono l'edificio. La leggerezza dell'aula liturgica si contrappone alla solidità del basamento al cui interno trova posto il fonte battesimale. All'esterno della chiesa, lungo il muro di cinta, sarà possibile ammirare le stazioni della Via Crucis realizzate dall'artista Gino Cosentino e, nell'area cortilizia, il campanile progettato nel 1980 dal Morassutti.
Liceo Clemente Rebora di Rho
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