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La Certosa si trova a Vigano Certosino, frazione del Comune di Gaggiano all'interno del Parco Agricolo Sud Milano a circa 30 km da Milano. L'edificio si trova al centro di un podere che si espande nel tempo a seguito di acquisti, permute e donazioni fino a comprendere alcune cascine ancora esistenti: Guzzafame (detta anche Guzafiume) e San Pietro; altre, ormai abbattute, erano Santa Maria (vicina a San Pietro) e Fontana.
Intorno al 900 in Vigano venne costruita una fortificazione denominata castello che divenne dopo l'anno 1000 di proprietà di alcune famiglie nobiliari. Nel 1400 Gian Galeazzo Visconti donò i possedimenti di Vigano alla Certosa di Pavia. Il castello fu concesso periodicamente in affitto dai monaci e solo nel 1500 fu adibito a ospizio. Nel 1769 Maria Teresa d'Austria soppresse tutti gli ordini religiosi e i relativi monasteri compreso quello di Vigano. Nel 1796 Napoleone occupava la Lombardia eleggendo Milano capitale della Repubblica Cisalpina. Anche a Vigano giunsero le truppe francesi che adattarono parte del convento a sede di Corpo di Guardia.
La casa monastica, così come la possiamo vedere oggi, presenta sulla facciata esterna, più precisamente nella parte superiore del portone centrale, un affresco risalente al 1700 raffigurante l'apparizione della Vergine col Bambino e due monaci certosini. Nel centro si intravede la certosa di Pavia. L'affresco è sormontato da una targa in cui è inserita l'arma dell'antico ducato di Milano. All'interno dell'edificio v'è un piccolo cortile su cui si affaccia un interessante porticato. Sopra il portone prospiciente il fossato si vede la data 1692 sovrastante la meridiana Segno Vergine con la scritta GRA CAR. Degni di rilievo la sala capitolare e l'Oratorio di Sant'Ippolito dal soffitto ligneo a cassettoni riccamente decorato . Un vasto giardino ispirato al modello dell'hortus conclusus medievale completa l'insieme.
Ammireremo i segni della presenza dei certosini a Vigano ancora visibili oggi grazie ad un attento restauro: un bel locale con due colonne in granito e volte a crociera destinato un tempo a sala capitolare e l'Oratorio di Sant'Ippolito affrescato nel 1578, ad opera dei figli di Bernardino Luini, Aurelio e Giovan Pietro, restaurato nel 2008. Le scritte Gra Car testimoniano la committenza dei Certosini. Passeggeremo all'interno dell' hortus conclusus, un orto-giardino segreto, chiuso tra muri vegetali, protetto dai pericoli esterni. Quattro giardini con quattro fioriere recintate da rami di nocciolo intrecciato: Herbolarius o GIARDINO DELLE ERBE AROMATICHE; Hortus simplicium o GIARDINO DEI SEMPLICI; Hortus o ORTO ESSENZIALE; Hortus deliciarium o GIARDINO ORNAMENTALE. Sosteremo nel giardino dell'acqua con un percorso d'acqua modellato in modo da restituire le forme che si trovano in natura, nel giardino dei colori, nel giardino segreto e concluderemo con la passeggiata delle rose rampicanti.
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