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Palazzo Clerici sorge nel cuore della vecchia Milano, in quella che nel Seicento era detta "Contrada del prestino dei Bossi". Il Palazzo, che si elevava in un tessuto urbano fatto di piccole case, apparteneva a una delle più antiche casate storiche milanesi, la famiglia Visconti dei Consignori di Somma. Palazzo Clerici è con Palazzo Litta la più importante dimora aristocratica milanese.
Dai Visconti, nella seconda metà del Seicento, la proprietà passa ai Clerici che si trasferirono a Milano dal Lago di Como. Le trasformazioni più consistenti del palazzo vennero attuate da Giorgio Antonio Clerici che affidò nel 1741 a Giambattista Tiepolo l'incarico di decorare la Galleria di rappresentanza. Passato ad un ramo cadetto della famiglia, il Palazzo fu poi dimora dell'Arciduca Ferdinando d'Austria e della moglie Beatrice d'Este, finché non si trasferirono a Palazzo Reale. Nel 1813 il Palazzo fu venduto dal governo napoleonico al Regno d'Italia, nel 1862 divenne sede della Corte d'Appello, per passare poi dal 1942 all'ISPI.
L'esterno dell'edificio, di architettura tardo barocca, modesta rispetto ai fasti interni, mostra un fronte con la parte centrale arretrata, cosi da formare una piazzetta per l'ingresso delle carrozze, come in altri palazzi milanesi dell'epoca che si ergono su strette vie. Il portale con timpano curvilineo e in granito, le finestre hanno fregi in stucco, mentre la facciata è completata da fasce d'intonaco e medaglioni in stucco. All'interno, vari cortili minori si svolgono attorno al cortile d'onore, con due lati di portico ad arcate su colonne binate di granito rosa e un fronte con eleganti balconi di ferro battuto. Lo scalone d'onore è ornato agli snodi delle balaustre da figurine muliebri vestite all'orientale, unico esempio a Milano.
"Un Tiepolo a Milano? " Ebbene sì l'apertura di questo Palazzo nobiliare permetterà a tutti di ammirare gli ambienti in cui viveva l'aristocrazia Milanese. Il percorso vi porterà tra le stanze del piano nobile: la Sala da Ballo (il salone ha l'altezza di due piani), la Galleria degli Stucchi, la Galleria dei Quadri, la Galleria del Tiepolo (lunga "solo" 22 metri) e la Sala degli Specchi con relativa anticamera. Rivivrete così i fasti dell'epoca d'oro della nobiltà milanese, grazie alla generosità dell'ISPI, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, che dal 1940 ha restaurato e preservato Palazzo Clerici per riportarlo all'antico splendore.
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