In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Lungo la vecchia strada che da Tuoro porta in Toscana verso la valle del Chiugi, s'incontra la Dogana che segnava appunto il confine fra i due stati quello della Chiesa ed il Granducato. L'edificio è posto in collina, per garantire un migliore controllo delle vie di collegamento ed è inserito nell'ambiente tipico delle due regioni che si incontrano, la collina e la bella vista del lago.
Lo stabile, ai confini con la Toscana, fu impiantato lungo la strada che congiunge Perugia a Cortona una volta che il territorio di Tuoro nel XVI secolo fu inserito nei domini della Chiesa; la dogana serviva sia come stazione di posta per il cambio dei cavalli che per il controllo delle merci in transito per scoraggiare il contrabbando. Una lapide segnala il passaggio di ospiti illustri quali Michelangelo, Galileo, Goethe, Byron e Stendhal.
Edificio cinquecentesco con ampia loggia a pianterreno; oltre ai locali amministrativi, sotto le arcate del palazzo c'era una locanda, ce ne da notizia lo scrittore Hans Christian Andersen che vi passò durante un suo viaggio in Italia; inoltre accanto sorgevano due case coloniche, la rimessa delle carrozze, la casa del taglialegna e un antico Frantoio. Dopo l'Unità d'Italia è stata trasformata in casa padronale completamente affrescata dal conte Papi.
L'edificio della dogana pontificia è attualmente di proprietà privata, alcuni locali sono adibiti alla ricezione del turismo internazionale, sono quindi solitamente inaccessibili. Nelle giornate FAI sarà possibile accedere agli interni della dimora per godere degli aspetti storici e delle successive modifiche ottocentesche.
Volontari FAI
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