In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Il forte si erge a circa 450 metri sul livello del mare e la sua postazione privilegiata di vedetta, si trova, infatti, all'estremo confine del territorio perugino dominante sulla strada che collegava Perugia ad Arezzo e Firenze e su tutta la piana aretina.
L'origine della struttura, come testimonierebbe la famosa Stele del luogo (tuttora conservata al Museo Archeologico dell'Umbria a Perugia), viene fatta risalire agli Etruschi. Il primo vero signore del Castello fu però Andrea di Giacomo Montemelino, Potestà di Perugia, investito dal Papa Gregorio IX e la cui omonima famiglia mantenne il dominio del Castello sino al 1678. Papa Innocenzo XI mise in vendita la Contea di Monte Gualandro assieme al titolo che finì nelle mani di Ruggiero Ranieri ("cum titulo" per 13.000 scudi) e dei suoi eredi che lo possedettero sino a pochi anni fa.
Pur avendo subìto diverse rivisitazioni nel tempo, dovute anche agli eventi storici di cui fu testimone, il castello conserva ancora la classica struttura circolare con mura alte e possenti di circa 8 metri, merlature, feritoie, un fossato che costituisce ancora la principale difesa da incursioni esterne, una splendida chiesa a una sola navata in arenaria e cotto, torrioni di avvistamento con strutture militari litiche e muri a scarpa, una prigione. Le modifiche apportate alla struttura (quali l'apertura di ampie finestre e la sostituzione del ponte levatoio con un grande portone in ferro) hanno permesso al castello di trasformarsi da fortezza militare a lussuosa residenza nobiliare, quale è oggi.
Tutto il complesso è oggi di proprietà privata, perciò di norma non visitabile all'interno, con l'apertura eccezionale per il FAI si potrà godere della splendida vista sul lago e sulla pianura toscana e di alcuni degli edifici interni che compongono il maniero.
Volontari FAI
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