
Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
La fortezza si trova a nord-ovest della città di Alessandria ed è da essa separata dal fiume Tanaro. Ha una storia secolare e le sue trasformazioni hanno segnato la storia e le sorti di Alessandria. La Cittadella è stata costruita sulle rovine del preesistente quartiere di Borgoglio (o Bergoglio), dopo il trattato di Utrecht del 1713, quando Alessandria passò dal dominio spagnolo a quello di Casa Savoia. Al fine di soddisfare le esigenze di difesa del nuovo stato sabaudo, la fortezza militare fu interamente costruita a scapito dell'antico quartiere provocando una decisa rivoluzione urbanistica della città di Alessandria. La cittadella fu voluta da Vittorio Amedeo II e progettata dall'ingegnere Ignazio Bertola, che si ispirò al forte francese di Vauban. Nacque così un'immensa fortezza esagonale che si estende su 20 ettari il cui lato più lungo è parallelo alla asse del fiume. La forma esagonale è dovuta alla necessità di difendere il confine lungo della città.
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IL BENE
La Cittadella di Alessandria – al 1° posto nella classifica del sesto censimento con 53.953 segnalazioni –, uno dei più grandiosi esempi di fortificazione settecentesca in Europa tuttora esistenti. Costruita per volere di Amedeo II di Savoia tra il 1726 e il 1728, si tratta di un capolavoro di arte militare, unico nel suo genere, che dal cielo appare, con il suo complesso di mura e fossati, a forma di stella a sei punte che diventano dodici nella cerchia esterna. Fino al 2007 la struttura fu sede di un Reggimento dell’esercito e deposito della Sussistenza Militare che dopo l’abbandono da parte dei militari ha cominciato un lento e progressivo degrado. L’emergenza maggiore oggi è rappresentata dall’enorme diffusione su tetti, mura e pareti esterne dell’ailanto, un arbusto altamente infestante che si insinua nelle murature sgretolandole progressivamente e particolarmente difficile da estirpare. Luogo molto amato dagli alessandrini, dal 2006 la Cittadella, già monumento nazionale, è stata inserita nella "Tentative List" per la candidatura all’ UNESCO World Heritage e inoltre nel 2012, grazie alla segnalazione del FAI, è stata tra i finalisti dei "7 most endangered", programma sul patrimonio europeo in pericolo promosso dall’Associazione Europa Nostra.
PROGETTO SOSTENUTO
Il FAI e Intesa Sanpaolo hanno stanziato un contributo di 50.000 euro per intervenire sulla maggiore urgenza del Bene: l’eradicazione dell’ailanto, una pianta altamente infestante, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Alessandria, Novara e Verbano Cusio Ossola.
Di proprietà dell’Agenzia del Demanio, nel febbraio 2016 la fortezza è stata presa in consegna dal MiBACT e ha potuto beneficiare di un finanziamento di 25 milioni di euro nell’ambito dei fondi assegnati dal CIPE al MiBACT il 1° maggio 2016, ai quali si sono aggiunti 9 milioni di euro stanziati dalla Regione. Nell’ottobre 2016 sono terminati i lavori di eradicazione dell’ailanto realizzati con il contributo de "I Luoghi del Cuore". L’intervento ha permesso di rimuovere l’ailanto dai tetti e dai prospetti di alcuni edifici della fortezza, individuati puntualmente dalla Soprintendenza.
CONTRIBUTO: 50.000 €
416° Posto
838° Posto
580° Posto
720° Posto
450° Posto
1° Posto
487° Posto
381° Posto
223° Posto
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La fortezza si trova a nord-ovest della città di Alessandria ed è da essa separata dal fiume Tanaro. Ha una storia secolare e le sue trasformazioni hanno segnato la storia e le sorti di Alessandria. La Cittadella è stata costruita sulle rovine del preesistente quartiere di Borgoglio (o Bergoglio), dopo il trattato di Utrecht del 1713, quando Alessandria passò dal dominio spagnolo a quello di Casa Savoia. Al fine di soddisfare le esigenze di difesa del nuovo stato sabaudo, la fortezza militare fu interamente costruita a scapito dell'antico quartiere provocando una decisa rivoluzione urbanistica della città di Alessandria. La cittadella fu voluta da Vittorio Amedeo II e progettata dall'ingegnere Ignazio Bertola, che si ispirò al forte francese di Vauban. Nacque così un'immensa fortezza esagonale che si estende su 20 ettari il cui lato più lungo è parallelo alla asse del fiume. La forma esagonale è dovuta alla necessità di difendere il confine lungo della città.
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