25 novembre 2025
Era il 1975 quando Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, insieme ad Alberto Predieri e Franco Russoli, fondarono il FAI–Fondo per l’Ambiente Italiano con un obiettivo ambizioso: tutelare la storia, l’arte e la natura italiane. Animati da coraggio e determinazione, diedero avvio a un’avventura che oggi dura da cinquant’anni. Una sfida che prese forma concreta già nel 1977 con un gesto pionieristico: l’acquisto e la donazione alla giovane Fondazione dell’antico Monastero di Torba da parte di Giulia Maria Crespi, che ne comprese – anche grazie all’insistenza di Franco Russoli – il valore storico, artistico e paesaggistico.
«Sogni? Sì sogni. A furia di sognare, si riesce a portare nel concreto ciò che si sogna», ripeteva spesso Giulia Maria Crespi. Quel suo gesto visionario non rappresentò solo la prima grande prova della Fondazione, ma divenne il modello del suo operare.
Già nel 1992, con lungimiranza, Crespi promosse la prima campagna di comunicazione dedicata ai lasciti testamentari: Un legato al FAI è un dono al Paese.
La sua intuizione si rivelò decisiva: riconoscere nei lasciti uno strumento fondamentale per proteggere e valorizzare il patrimonio culturale italiano.
Una scelta che, ancora oggi, si conferma vitale: molti dei luoghi custoditi dal FAI sono arrivati alla Fondazione proprio grazie alla generosità di persone che hanno scelto di affidarli per garantire loro futuro, significato e ispirazione anche per le generazioni a venire. Atti che parlano di cura, memoria e responsabilità verso il domani.
A ricordarlo è anche una lettera di Giulia Maria Crespi, pubblicata sul Notiziario del FAI nel maggio 2007:
Il FAI si impegna da sempre a informare e sensibilizzare sul valore dei lasciti testamentari. Già nel 1981, sul numero 2 del Notiziario, compariva in prima pagina un primo articolo dedicato al tema, seguito nel 1984 da Donazioni e lasciti alle grandi fondazioni sul numero 14.
Nel 1992 arrivò la prima campagna lasciti strutturata, Un legato al FAI è un dono al Paese, e nel 1999 tre figure di grande rilievo – Carla Fracci, Dino Zoff e Pupa Colombo – prestarono il loro sostegno invitando gli iscritti a ricordare il FAI nel proprio testamento. Ognuno di loro, con sensibilità diversa, esprimeva un forte legame con il patrimonio artistico e naturalistico italiano.
Negli anni successivi la Fondazione ha proseguito con una comunicazione costante, attraverso il Notiziario del FAI e materiali cartacei dedicati, fino alle campagne di comunicazione più recenti:
• “Ti amo perciò ti lascio”, dedicata alla promozione delle eredità e dei lasciti a favore del FAI.
• “Assicura un futuro all’Italia”, rivolta a chi desidera sostenere la Fondazione tramite polizze vita o strumenti finanziari dedicati.
Dal 2020 l’Ufficio Lasciti e Donazioni ha avviato un importante processo di digitalizzazione, rivolgendosi a un pubblico più giovane. Dopo la pandemia, infatti, è cresciuta l’attenzione verso la necessità di pensare oggi al “domani”: oltre quattro italiani su dieci ritengono che il mondo sia peggiorato rispetto al passato, mentre il Terzo Settore è percepito come uno dei pochi attori capaci di incidere positivamente sul futuro. La consapevolezza sul tema del lascito solidale, dunque, è significativamente aumentata: nel 2022 quasi 8 italiani su 10 over 50 sanno di cosa si tratta, rispetto al 73% del 2021 e al 58% del 2018. E l’interesse cresce anche tra i più giovani, sotto i 60 anni.
Per rispondere a questa evoluzione, il FAI ha ampliato i propri canali di comunicazione digitali, realizzando:
• la prima Motion Graphic dedicata al tema dei lasciti;
• campagne televisive su LA7;
• uno spot podcast su Spreaker;
• una più ampia promozione su social media FAI e rete Cairo.
Oggi, accanto alla comunicazione tradizionale – materiali cartacei, articoli sul Notiziario, quarte di copertina e flyer dedicati – vive una comunicazione più ampia, aperta e digitale.
Ma il messaggio rimane lo stesso di allora: trasformare un gesto personale in un ponte tra le generazioni. Perché l’Italia che amiamo continui a essere custodita, raccontata e condivisa. Per sempre, per tutti.
Abbiamo raccolto le parole di chi, con un lascito o una donazione, ha scelto di affidare al FAI un sogno, un ricordo, un gesto d’amore per l’Italia.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis

