24 agosto 2023
«Non si ha mai tanto bisogno di una vacanza quanto nel momento in cui vi si è appena tornati», scriveva la giornalista e opinionista statunitense Ann Landers.
È vero, le vacanze non sembrano mai abbastanza. E ora che si rientra al lavoro, si torna a scuola e le città ripartono a pieno ritmo, sentiamo il bisogno di staccare ancora qualche giorno, o solo qualche ora, per prolungare quel tempo “più lento” che ci siamo concessi in vacanza.
Niente paura, abbiamo la soluzione: i Beni FAI sono luoghi ideali per ritrovare pace e tranquillità in contesti curati e di particolare bellezza, che tra ambienti storici e artistici offrono anche la possibilità di immergersi nel verde di boschi, di parchi e giardini monumentali, da vivere in completo relax.
E allora, perché non pensare di dedicarsi qualche ora facendo un picnic speciale? Ecco una selezione di Beni dove puoi prenotare un cestino oppure portare in autonomia tutto il necessario per una piacevole sosta all’ombra di imponenti alberi monumentali, nell’area attrezzata di un bosco o in un formale giardino all’italiana. A te la scelta!
La splendida corona delle Alpi Cozie, dominata dal profilo aguzzo del Monviso, fa da cornice alla mole imponente di questa fortezza medievale che sorge in provincia di Cuneo.
Nella Sala Baronale, capolavoro della pittura quattrocentesca di soggetto profano, tra le figure storiche ed eroiche dipinte spuntano piante, fiori e alberi da frutto riprodotti con accurata precisione botanica: cotogni, nespoli, pruni, azzeruoli, peschi, fichi e peri. In una stanza vicina, un recente restauro del FAI ha svelato l’affresco di alberi di biancospino qui dipinti per dare l’illusoria impressione di trovarsi in un vero giardino alberato, proprio come quello che circonda il Castello dove protrai tranquillamente stendere una coperta e fare una colazione sul prato.
Al millenario Castello di Masino, che domina la vasta piana del Canavese, potrai passare un’intera giornata all’aria aperta. Potrai passeggiare nei giardini all’italiana e alla francese, sostare sulle terrazze panoramiche e rilassarti nel parco “romantico” all’inglese con boschetti e radure in cui spicca un tempietto neogotico. Infine potrai percorrere il monumentale viale alberato che ti porterà all’ingresso del secondo labirinto più grande d’Italia.
Al Castello di Masino è presente una caffetteria dove ristorarsi oppure prenotare il cestino da picnic con prodotti del territorio, ma nulla vieta di organizzare autonomamente il proprio pranzo in totale libertà e rispetto della natura.
Un sontuoso giardino formale, con quattro terrazze decorate da statue e la radura del cosiddetto “teatro”, impreziosita dai giochi d’acqua di una fontana-peschiera, è uno spettacolo che dal Seicento stupisce e diletta gli ospiti di questa “villa di delizia” a due passi dal Lago Maggiore.
Una scenografia disegnata e costruita ad arte, che risale fino a un panoramico belvedere, concepita per fondere bellezza e produttività agricola: sulle terrazze, oltre a un roseto e a rare camelie, storicamente si coltivano ulivi, peri, meli, prugni, peschi e limoni.
Se non ti vuoi portare tutto il nécessaire per il picnic, puoi prenotare il tuo cestino al ristorante “I Rustici”.
Un monastero di monache benedettine posto al limitare di un bosco cela i monumentali resti del sito longobardo di Castelseprio, che sono al centro di indagini archeologiche intraprese dal FAI con esiti sorprendenti; oggi la natura ha preso il posto dell’antico Castrum e lungo il fiume percorsi a piedi e in bici permettono di riscoprire un angolo intatto di verde della Valle dell’Olona.
Nel prato di fronte all’imponente torre potrai fare un picnic, leggere, correre o semplicemente godere della tranquillità e del silenzio che circondano questo luogo capace di restituire tracce di un passato fatto di civiltà lontane, monache e guerrieri.
Quest’autunno, dopo tre anni di restauri, il Palazzo seicentesco situato nel cuore della Città Alta spalancherà finalmente le sue porte e si svelerà nella sua interezza. La punta di diamante di questa dimora è senza dubbio il giardino, che rappresenta il più vasto parco storico privato di Bergamo estendendosi per oltre 2 ettari ai piedi della Rocca civica. Non è straordinario solamente per le dimensioni ma anche per la proporzione fra il giardino formale e la sua parte agricola, la cosiddetta “ortaglia”, un pezzo intatto di campagna lombarda, con gelsi (simbolo di Casa Moroni) e vigne, una pergola, un tipico roccolo, un pozzo e anche zone di prato non tagliato. I Giardini di Palazzo Moroni, visitabili fino all’11 settembre, sono il luogo ideale dove fare picnic rimanendo in città.
Villa dei Vescovi racconta il valore del paesaggio nel passato, nel presente e per il futuro attraverso quello reale dei Colli Euganei, in cui è immersa, e quello dipinto sulle pareti affrescate dal pittore cinquecentesco Lambert Sustris. Potrai visitare il nuovo spazio multimediale Un ambiente per l’Ambiente che, con la voce narrante di Marco Paolini, racconta la Villa e ciò che la circonda, e accompagna il visitatore verso le ragioni che rendono questo luogo, più di tanti altri, capace di evidenziare l’importanza del paesaggio: da contesto ad assoluto protagonista.In questa villa rinascimentale “d’ozio”, concepita per il riposo e per lo studio – favoriti entrambi dall’immersione nella natura – potrai fare un picnic nella vigna acquistando, se vorrai, i cestini presso il ristorante.
Sull’altopiano della Sila in Calabria potrai inoltrarti lungo i sentieri dei 5 ettari della storica “silva” silana, dove torreggiano 60 esemplari di pino laricio alti fino a 45 m, con tronchi larghi fino a 2 m e un’età media di 350 anni. Questi “giganti” di natura sono protetti come veri e propri monumenti e il loro habitat naturale è oggetto di ricerche scientifiche sulla biodiversità botanica e micologica del sito, caratterizzata da una ricca varietà di licheni, funghi e piante officinali.
Una vera immersione nella natura incontaminata.
Nella Valle dei Templi di Agrigento potrai trovare refrigerio in un tipico giardino siciliano di limoni, mandarini e aranci di antiche varietà, e di gelsi, carrubi, fichi d’india, mandorli e giganteschi olivi saraceni: un prezioso patrimonio genetico della biodiversità agricola tipica del Mediterraneo, che ancora si coltiva secondo le tecniche di tradizione araba, attingendo l’acqua dai condotti ipogei del V secolo a.C. che inquadrano questo giardino tra le rovine dell’antica Akragas.
Se vuoi approfondire la scoperta del nostro patrimonio “verde” e cerchi panorami da osservare, conoscere ed esplorare, allora non perderti domenica 10 settembre la decima edizione della Giornata del Panorama in 12 Beni FAI da nord a sud della penisola e all’Oasi Zegna – Bene patrocinato dalla Fondazione in provincia di Biella – che proprio quest’anno ha festeggiato i suoi 30 anni di attività.