L'acquedotto storico attuale percorre la Valle del Bisagno e termina nel centro di Genova. Tuttora offre un itinerario pedonale per lunghi tratti. Il ponte sifone sul Geirato risale agli anni '70 del XVIII secolo.
Chiamato "i piloìn" (i pilastri) nell'idioma locale, il ponte è un'opera di alta ingegneria civile. Oggi si possono contare 14 arcate sui cui piloni si scarica il peso ingente delle ripide parti laterali del manufatto. Le pile centrali, in piano, sono più alte e snelle, quelle laterali di destra (rispetto al torrente Geirato) sono basse e poderose. Devono sostenere la risalita dell'acquedotto sopra un fianco collinare impervio, per portare l'acqua verso Pino Sottano in direzione del centro di Genova. Negli anni della sua costruzione fu realizzata una condotta forzata in marmo che, però, non entrò mai in funzione perché furono preferite le tubature di ghisa, più leggere ed affidabili contro le perdite d'acqua. Dei tubi in marmo rimangono alcuni pezzi due dei quali sono stati collocati nelle vicinanze del ponte, in un giardino pubblico.