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Summa Campanea, campagna alta, per la posizione collinare. L'insediamento più antico era collocato dove oggi si trova la splendida pieve romanica di Sant'Andrea, sorta su un antico tempio pagano dedicato alla dea Leituria. Intorno al 1300 la vita degli abitanti si sposta nell'attuale centro storico, caratterizzato da ricche dimore di nobili veneziani e veronesi, che stabilivano qui la residenza di villeggiatura a controllo dei vasti latifondi.
La pieve di Sant'Andrea costituisce il nucleo abitato più antico di Sommacampagna. Si trattava di istituzione cristiana che amministrava il territorio nell'alto medioevo. Si trovava qui per la posizione strategica di controllo del territorio e per la presenza di fonti di acqua. Ritrovamenti archeologici fanno pensare che la chiesa, edificata presumibilmente attorno all'anno 1000, sorga sui resti di un tempio pagano dedicato alla dea Leituria. Il periodo di massima fioritura fu tra l'VIII e il XII secolo. Il suo declino iniziò nel '300, fino a quando nel '500 le funzioni di chiesa parrocchiale vennero trasferite nell'attuale parrocchiale. Tra il 1938 ed il 1941 l'edificio ha subito un importante intervento di restauro.
La chiesa di S. Andrea si trova nel cimitero di Sommacampagna: ha un solo altare, è a tre navate coperte da un tetto a capriate. Le colonne che la dividono in navate sono costituite da ciottoli misti a mattoni; il primo pilastro a destra è costituito da materiale di spoglio: si tratta di due cippi romani sovrapposti. L'edificio presenta, all'esterno, tre absidi. Sulla pavimentazione si notano le tracce di un muricciolo che si ritiene dividesse il clero officiante dal popolo. La chiesa è impreziosita da cicli di affreschi. Gli studiosi li dividono in tre gruppi: i più antichi sono quelli raffiguranti gli apostoli, situati nell'abside maggiore, e San Fermo e San Rustico, eseguiti poco dopo la costruzione della chiesa. Il secondo gruppo di affreschi decora l'arco trionfale e risale alla fine del ‘200 inizi del ‘300; il terzo gruppo appartiene alle epoche successive. Di grande rilievo è il Giudizio Universale eseguito sul retro della facciata principale.
Lo scorso anno, durante un intervento di restauro, è riemerso un bellissimo affresco che sarà oggetto di approfondimento durante le Giornate FAI di primavera 2024. Si tratta della continuazione di un ciclo di affreschi che durante i diversi rimaneggiamenti della struttura è stato coperto da una muratura. Il ritrovamento raffigura l'arcangelo Gabriele nell'atto dell'annunciazione.
Domenica 24 marzo alle 17.30, presso la sala degli Affreschi del Municipio, sito nei pressi del luogo di partenza delle visite, si terrà un concerto di clarinetti e pianoforte "IMPRESSIONI INTIME DEL NOVECENTO", con le musiciste Mariella Scala (clarinetti) e Alessandra Bearzatti (pianoforte), a cura dell'Associazione culturale Sfermusic.
Apprendisti Ciceroni dell'Istituto Carlo Anti di Villafranca di Verona, volontari di Delegazione.