In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
L'oasi della Bora è un ex-area agricola, all'interno del Comune di Povegliano Veronese, che è stata rinaturalizzata. Ad inizio anni '90 i volontari della sezione locale del WWF hanno preso in gestione questa porzione di territorio con l'obiettivo di preservare il valore ambientale di alcune risorgive ed il loro ruolo storico legato alla gestione idrica veneziana. Dall'oasi nascono le sorgenti dell'omonimo gorgo, scrigno ambientale e di biodiversità.
Da sempre l'acqua contraddistingue la storia della fascia territoriale ai piedi della città di Verona, caratterizzata da un continuo susseguirsi di fasi di bonifica e fasi di abbandono. Dal XI al XIII secolo, larga parte del territorio è appartenuta all'Abbazia di San Zeno. Nel 1556, sotto il dominio della Serenissima, venne istituito il "Magistrato sopra li Beni Inculti" che sovraintendeva le pratiche riguardanti le bonifiche idrauliche e le irrigazioni. Tra gli anni 1752-1764 il Ducato di Mantova e la Repubblica di Venezia firmarono il "Trattato di Ostiglia", riguardante l'uso delle acque del Tartaro, del Tione e dei loro affluenti.
L'oasi della bora si inserisce nella fascia delle risorgive, zona in cui le acque di falda vengono a giorno. Le sorgenti di pianura rappresentano degli hot spot di biodiversità all'interno del monotono panorama naturalistico padano. Gli acquiferi sotterranei funzionano come regolatori idrologici, mantenendo nei fontanili portate relativamente costanti, anche nei periodi più caldi e secchi. La temperatura costante permette lo sviluppo e la crescita di specie animali e vegetali che altrimenti non potrebbero sopravvivere. In pochi metri è possibile osservare la coesistenza di mesohabitat diversi e peculiari che consentono la presenza di specie vegetali acquatiche e di superficie ed una presenza completa del regno animale. Il fitto sistema di canali che si origina dalla fascia delle risorgive si prefigura inoltre come un fondamentale collegamento ecologico tra alta e bassa pianura.
All'accreditamento in piazza IV novembre, di fronte alla chiesa, i visitatori riceveranno un braccialetto e verrà comunicato loro l'orario di partenza della visita. La durata delle visite è di circa 45 minuti. La tappa iniziale dell'esperienza sarà in piazza dove verrà inquadrato il periodo storico della Repubblica Serenissima di Venezia a Povegliano attraverso il racconto di alcuni testi coevi contenuti nello straordinario Fondo Balladoro - circa 12.000 volumi - di Povegliano Veronese. Si raggiungerà poi con un servizio navetta l'oasi della Bora; scrigno incontaminato di Storia e Natura. Giunti sul luogo sarà possibile apprezzare il gorgo e le sorgenti, le affascinanti fioriture, sino alla straordinaria presenza della pietra del lièl (livello). Questa preziosa testimonianza della gestione idrica ai tempi della Repubblica di Venezia, per decenni nascosta dalle sabbie, torna a mostrarsi in un eccellente stato di conservazione.
Volontari; WWF Povegliano/Villafranca.