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La Chiesa Parrocchiale di Santa Maria della Corte dove sono presenti gli affreschi di Rodolfo Gambini è situata nel Comune di Castellazzo Bormida, a circa 12 chilometri dal capoluogo di provincia Alessandria. Castellazzo Bormida ( Gamondio nel Medio Evo),nei decenni passati a vocazione agricola, con poco meno di 5000 abitanti rappresenta il comune più popolato della zona. E' indicato come paese a vocazione turistica.
La chiesa parrocchiale di Santa Maria della Corte è citata per la prima volta nel 1005, appartenente alla "curte regia Gamundii" di origine romana e poi capoluogo longobardo che dal XIV diverrà Castellacium. La prima chiesa, esistente dal X secolo, è forse ad aula unica, cui è affiancato un convento all'inizio del Quattrocento, gestito dai Padri Serviti fino al 1807. Nel 1494 la chiesa è ricostruita a tre navate, mantenendo l'antico campanile, mentre la parte conventuale è riedificata nel 1676. Inondata dalla Bormida nel 1647, e bruciata dai francesi nel 1651, della chiesa rimane solo il campanile. Tra il 1665 e il 1717 l'edificio è ricostruito su progetto dell'architetto Guglielmo Trotti.
All'esterno spicca la facciata in mattoni a vista, in stile barocco, suddivisa in due ordini da una cornice aggettante. Ulteriori ripartizioni sono date dalle lesene che inquadrano nella parte inferiore i portali di accesso, mentre in quella superiore un'ampia finestra rettangolare è sormontata da un timpano a cimasa. Due volute hanno la funzione di raccordo fra le due parti. All'interno la chiesa è suddivisa in tre navate, di cui la maggiore è conclusa da un'abside poligonale, mentre l'incrocio fra la navata centrale e il transetto è sormontato da una cupola ottagonale mascherata dal tiburio ingentilito da aperture circolari. L'abside di Santa Maria della Corte conserva un leone di San Marco in pietra: un altorilievo simbolo della Serenissima Repubblica di Venezia il cui dominio però non si è mai esteso alle pianure piemontesi. Sulle pareti laterali e sulla parte più alta della navata centrale sono presenti molti affreschi di Rodolfo Gambini, pittore lombardo che affrescò moltissime chiese piemontesi, lombarde e liguri. Gran parte del suo archivio privato di dipinti, bozzetti e documentazione cartacea, andò perduto durante i bombardamenti avvenuti ad Alessandria il 5 aprile 1945.
La chiesa è ricca di opere d'arte: un leone alato quattrocentesco che rimanda alla Serenissima, opere scultoree vasariane e di Anton Maria Maragliano (1664-1741) e opere pittoriche di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1568-1625). Si segnala il crocifisso ligneo scampato all'incendio del 1651 e un piccolo affresco tardo-trecentesco raffigurante San Rocco e San Sebastiano. Inoltre sarà possibile ammirare gli affreschi di Rodolfo Gambini. Per vedere le opere in modo più idoneo sarà trasmesso un video confezionato tramite drone che ha ripreso da vicino le mirabili opere raffiguranti momenti della vita di Gesù Cristo. Inoltre sarà possibile conoscere in modo più particolareggiato la biografia del pittore Rodolfo Gambini illustrata dai nostri volontari FAI di Castellazzo Bormida.
Volontari FAI