In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Il Castello Marchionale o dei Paleologi, già residenza vescovile, poi fortezza militare, poi carcere, costituisce un complesso edilizio articolato che in alcuni suoi locali ospita il Museo archeologico della città (dal 1970); divenuto cuore di un suggestivo parco cittadino e, dal 1996, arricchito di un Birdgarden ( giardino botanico ricco di essenze arbustive locali e popolazioni di insetti, uccelli, anfibi, minuscoli mammiferi) offre affaccio su scorci suggestivi del Duomo e della città.
Il Castello, "castelletto" già nel 1056, fu residenza dei vescovi- conte e dal 1260 fu controllato dai marchesi Paleologi del Monferrato che lo ricostruirono nella forma in parte ancora attuale e lo utilizzarono come fortezza militare, con funzionario marchionale e un suo presidio armato. I Paleologi (salvo brevi intervalli in cui la città passò sotto Roberto d'Angiò e poi i Visconti di Milano) conservarono il controllo fino al 1536; fu poi la volta dei Gonzaga di Mantova e, dal 1708, dei Savoia. La struttura subì molti danni nei secoli e varie ricostruzioni; smantellata nel 1815 dai Savoia come presidio militare, impiegata poi come carcere, dal 1967 ospita il Civico Museo Archeologico.
La struttura del complesso risale specie alla seconda metà del ‘400 e del ‘600. Il perimetro murario esterno è quasi integro nel lato verso la città, ben conservato verso nord, mentre a sud evidenzia rifacimenti più tardi ; il lato est, di accesso al Birdgarden e Museo, squarciato dalle mine francesi nel 1746, dal 1815 subì l'apertura di un grosso varco (ingresso attuale).Del nucleo originario medievale del castello non rimane ormai più nulla. Le strutture più antiche attualmente esistenti (seconda metà del XV secolo)coincidono con ponte levatoio e una parte della cinta muraria in cui si trova una torre difensiva angolare. Di epoca napoleonica è tutta l'ala separata delle ex-Carceri. Sotto il castello c'è un rifugio con funzione antiaerea costruito nel 1943: tre gallerie scavate nel tufo (sviluppo totale ca. 112 metri), con camini di aereazione, latrine, fontanelle di acqua potabile, impianto di illuminazione elettrica, impianto telefonico, alto parlante e apparecchio radio.Lo spazio antistante il Museo (con portico di seconda metà del '600) ospita blocchi di struttura termale romana, due colonne rinascimentali, i resti di un portale gotico, la cassa di una tomba longobarda.
Il percorso di visita interesserà l'intera area del Castello inclusi i giardini inferiori del Birdgarden e quelli superiori del Museo. Saranno oggetto di visita anche il Civico Museo Archeologico (tranne le carceri visibili dall'esterno perché in restauro) che per l'evento riaprirà le sale espositive permanenti e i Depositi Museali del Castello, a cura della Direzione del Museo. La vera novità della visita riguarderà la possibilità di accedere al Rifugio antiaereo sottostante il castello, porzione normalmente non visitabile. Realizzato nel 1943 dall'ingegnere Venanzio Guerci (Alessandria, 1872 – 1959), il rifugio consiste in una galleria scavata nel tufo, a forma di Y con tre ingressi (sviluppo 112,50 mt): uno verso la Stazione ferroviaria, uno verso l'Ospedale e l'altro verso il quartiere Pisterna. La galleria è dotata di camini di aereazione, di camera di soccorso e di gabinetto, di impianto di acqua potabile, illuminazione elettrica, impianto telefonico e radiofonico. Nell'interno è in gran parte costruita con piedritti in pietrame e volte a tutto centro in calcestruzzo, pavimento lasciato allo stato naturale. La visita avrà un taglio storico-artistico.
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