La nascita di Palazzo Puccini è legata all’ascesa della famiglia omonima, che tra ‘600 e ‘700 acquista dei fabbricati lungo via del Can Bianco per poter realizzare quella che sarebbe divenuta la residenza di città. Durante il XVIII secolo continuarono gli ampliamenti del palazzo, fino ad un intervento più organico voluto da Giuseppe Puccini, che portò alla riorganizzazione degli ambienti. Alla fine del ‘700 risalgono i decori del pittore Luigi Mecherini per il quartiere di Giuseppe e della moglie, che affermano un gusto prettamente classicista. Nell’800 la gestione del palazzo è nelle mani di Niccolò che rinnovò in chiave neoclassica gli arredi e l’apparato decorativo. Tra il 1836 ed il 1837, visto anche il ritiro nella residenza di campagna, Niccolò decide di suddividere la proprietà in più unità abitative e di affittarla. Con la sua morte, nel 1852, come da sue volontà, il piano terra diviene la prima sede dell’ufficio della Causa Pia Puccini, ente benefico istituito dal filantropo.