I Luoghi del Cuore
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MONASTERO DEGLI OLIVETANI

NERVIANO, MILANO

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MONASTERO DEGLI OLIVETANI
Fra i monumenti di Nerviano il Monastero degli Olivetani è certamente il più importante e prestigioso. Fondato nel 1465 dal conte Ugolino Crivelli, in adempimento di un voto fatto alla Vergine, fu affidato ad un gruppo di monaci olivetani (cosi chiamati dal luogo di fondazione del loro ordine, Monte Oliveto, in Toscana), provenienti dal monastero di San Vittore di Milano. Nel volgere dei secoli vide la presenza da un minimo di 7 ad un massimo di 14 monaci. La prima struttura ad essere costruita fu la chiesa, dedicata a Santa Maria Incoronata, con annesso qualche corpo accessorio. In seguito furono costruiti il chiostro, le case dei fattori e i rustici. Tutto il complesso si trova sulle sponde del fiume Olona, che ne lambisce il lato est. Il monastero raggiunse la massima potenza nel '600 e fu attivo fino al 1798, anno in cui fu soppresso in seguito ai decreti napoleonici sugli ordini religiosi. Attualmente, essendo stato acquistato dal Comune, è adibito a sede degli uffici comunali e della biblioteca civica. Del complesso monastico, restaurato nei primi anni 2000 dopo anni di degrado ed uso improprio, rimangono la parte anteriore della chiesa (sconsacrata), del tipo a capanna, ad una sola navata, con un rosone centrale sormontato da una bifora ad arco acuto, con belle decorazioni in cotto. Rimangono inoltre, all'interno, le cappelle del lato nord, con alcune decorazioni affiorate durante i restauri. La pala raffigurante Maria Vergine Incoronata, dipinta dal Bergognone, posizionata all'epoca sull'altare, si trova ora nella Pinacoteca di Brera, sostituita in loco da una fedele riproduzione. A fianco della chiesa, il chiostro, a pianta pressochè quadrata, presenta al pianterreno 38 colonne di granito, che formano archi a tutto sesto. Al piano superiore, invece, si apre sui lati nord e sud una loggia con otto arcate a sesto ribassato. Dietro si trova un secondo chiostro, non finito, databile al '600, che era adibito a locali di servizio, abitazioni dei fattori, stalle e camere degli ospiti. Attualmente il complesso è visitabile durante gli orari di apertura degli uffici comunali o nei giorni in cui si svolgono manifestazioni in loco.

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Fra i monumenti di Nerviano il Monastero degli Olivetani è certamente il più importante e prestigioso. Fondato nel 1465 dal conte Ugolino Crivelli, in adempimento di un voto fatto alla Vergine, fu affidato ad un gruppo di monaci olivetani (cosi chiamati dal luogo di fondazione del loro ordine, Monte Oliveto, in Toscana), provenienti dal monastero di San Vittore di Milano. Nel volgere dei secoli vide la presenza da un minimo di 7 ad un massimo di 14 monaci. La prima struttura ad essere costruita fu la chiesa, dedicata a Santa Maria Incoronata, con annesso qualche corpo accessorio. In seguito furono costruiti il chiostro, le case dei fattori e i rustici. Tutto il complesso si trova sulle sponde del fiume Olona, che ne lambisce il lato est. Il monastero raggiunse la massima potenza nel '600 e fu attivo fino al 1798, anno in cui fu soppresso in seguito ai decreti napoleonici sugli ordini religiosi. Attualmente, essendo stato acquistato dal Comune, è adibito a sede degli uffici comunali e della biblioteca civica. Del complesso monastico, restaurato nei primi anni 2000 dopo anni di degrado ed uso improprio, rimangono la parte anteriore della chiesa (sconsacrata), del tipo a capanna, ad una sola navata, con un rosone centrale sormontato da una bifora ad arco acuto, con belle decorazioni in cotto. Rimangono inoltre, all'interno, le cappelle del lato nord, con alcune decorazioni affiorate durante i restauri. La pala raffigurante Maria Vergine Incoronata, dipinta dal Bergognone, posizionata all'epoca sull'altare, si trova ora nella Pinacoteca di Brera, sostituita in loco da una fedele riproduzione. A fianco della chiesa, il chiostro, a pianta pressochè quadrata, presenta al pianterreno 38 colonne di granito, che formano archi a tutto sesto. Al piano superiore, invece, si apre sui lati nord e sud una loggia con otto arcate a sesto ribassato. Dietro si trova un secondo chiostro, non finito, databile al '600, che era adibito a locali di servizio, abitazioni dei fattori, stalle e camere degli ospiti. Attualmente il complesso è visitabile durante gli orari di apertura degli uffici comunali o nei giorni in cui si svolgono manifestazioni in loco.
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