In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La storia di ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - di Ozzano dell'Emilia, risale al 31 gennaio 1933, data del Decreto che approvò la convenzione fra il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste e la Regia Università di Bologna, per l'istituzione di una struttura a carattere nazionale, con compiti di ricerca e di consulenza scientifico-tecnica per gli enti pubblici del Paese, in materia di protezione della fauna e di esercizio venatorio. L'Istituto nacque in seno all'Istituto di Zoologia dell'Università, poi acquisì personalità giuridica con legge del 1967.
L'istituto cambiò denominazione negli anni: dapprima in INBS - Istituto Nazionale di Biologia della Selvaggina poi nel 1992 INFS - Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica ed infine, nel 2008, fu accorpato in ISPRA. L'istituto si trasferì dal 1978 nei 35 ettari della proprietà agricola "Tenuta Giardino" nelle campagne ozzanesi, attuale sede. E' in questo luogo che potrete trascorrere alcune ore straordinariamente interessanti, alla scoperta delle attività di ricerca e dei progetti dell'Ente, accompagnati da esperti e ricercatori dell'Istituto, in un contesto caratterizzato da un processo di rinaturalizzazione spontanea e interventi di gestione della vegetazione che ha consentito anche il ritorno di fauna minore come la splendida farfalla Zerynthia Polyxena, specie strettamente protetta.
All'interno della tenuta sono presenti cinque edifici principali: una sede centrale che ospita gli studi di ricercatori, tecnologi e tecnici di ambito ornitologico e teriologico, il Museo Zoologico e la biblioteca, una sede che ospita il laboratorio di genetica e di tassidermia, pregevole realizzazione dell'architetto Paolo Halling di metà anni Novanta, Cà Giardino e Cà Fornacetta, sedi amministrativa e foresteria che ospita collaboratori italiani e stranieri, ed infine la sede dello stabulario, in cui si trova il fungarium, che ha ottenuto un riconoscimento internazionale con la registrazione nell'Index Herbariorum, il registro internazionale di erbari curato dal New York Botanic Garden! L'Istituto custodisce una collezione (già dell'Istituto Nazionale di Fauna Selvatica) di circa 10.000 campioni di uccelli e mammiferi tra cui anche reperti di uccelli estinti sul territorio italiano e di specie particolarmente rare.
La visita attraverserà il fondo ex agricolo e toccherà il laboratorio di Genetica e il Museo zoologico. La tenuta Giardino è oggi un ambiente caratterizzato da un'alternanza di macchie di vegetazione arbustiva/arborea e radure, con fioriture incredibili di prugnolo e biancospino nei mesi primaverili. Tali ambienti sono il frutto di una combinazione di rinaturalizzazione spontanea e interventi di gestione della vegetazione sostenuti da finanziamenti europei finalizzati al mantenimento di habitat in via di rarefazione. Ciò ha consentito l'arrivo spontaneo di numerose specie animali e vegetali anche di interesse comunitario. Il sito ha quindi acquisito un valore naturalistico tale da esser candidato ad entrare a far parte della Rete Natura 2000 ai sensi della Direttiva comunitaria "Habitat". Nei laboratori scoprirete come si studiano le popolazioni animali attraverso l'utilizzo del DNA, vedrete all'interno del museo esemplari di tante specie di uccelli e mammiferi provenienti da tutta Italia, finanche curiosità sugli ultimi Gipeti sardi e un esemplare di Balia nera, passato per le mani del grande maestro Giacomo Puccini! Il tutto illustrato dai provetti tecnici ISPRA.
ricercatori ed esperti dell'Istituto