Giornate FAI di Primavera
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024
MONASTERO DELLE CLARISSE - APERTURA CHIESA S. STEFANO

MONASTERO DELLE CLARISSE - APERTURA CHIESA S. STEFANO

IMOLA, BOLOGNA

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MONASTERO DELLE CLARISSE - APERTURA CHIESA S. STEFANO
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In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

La chiesa di Santo Stefano della Clarisse e il relativo monastero sono situati a Imola, via Cavour 2G/H, si trovano all'interno della cinta muraria della città dal 1351. Il complesso monastico è compreso tra le vie Cavour e via Fratelli Cairoli.

Fin dal 1256 le clarisse dimoravano presso il monastero S.Maria della Misericordia e vi rimasero fino al 1351. I lavori per il nuovo monastero si svolsero tra il 1377 e il 1798. Con l'arrivo napoleonico le religiose furono espulse e il Monastero incamerato. Nel 1823 le monache riuscirono a rientrare grazie alla badessa M.A. Tommasoli Laziosi, che prese diverse misure nel tentativo di evitare altri espropri. Dopo le soppressioni sabaude le clarisse accolsero molte monache espulse da altri conventi. Nel 1903 riuscirono a ricomprare lo stabile del Monastero, ad esclusione dell'annessa Chiesa di S.Stefano, tuttora di proprietà FEC. Le claustrali ne curano l'apertura al culto e la conservazione.

Nel 1578 le monache cominciarono a raccogliere fondi per ricostruire la chiesa e il complesso monastico. Nel XVIII sec. intervennero D.Trifogli (1724), D.Magistretti (1742), C.Morelli (1772-1774) e D.Petrocchi che portò alla costruzione della chiesa e del monastero come li vediamo oggi. Nel 1840 fu ultimata la cuspide del campanile. Ha un'unica navata di ordine composito ritmato da colonne e lesene con capitelli corinzi. I tre preziosi altari di Ignazio e Cassiano della Quercia su progetto di C.Morelli, con la teoria di puttini del riminese A.Trentanove, recano diversi capolavori. di Jacopo Alessandro Calvi del 1809 (Maria Bambina con sant'Anna e san Gioacchino), Carlo Xella del XIX secolo (Madonna immacolata tra i santi Chiara, Stefano e Francesco d'Assisi), Lorenzo Garbieri della prima metà del ‘600 (Natività di Gesù adorato dai pastori). Tra le altre opere visibili si possono ammirare il Reliquiario a statua di San Verecondo di inizio XIX secolo in legno intagliato, dipinto e dorato e l'organo di Luigi Cavalletti del 1824.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Un'occasione per visitare l'unico monastero di clausura imolese. Si potrà quindi riscoprire un tesoro nascosto nel cuore della città antica e celato nel mistero della clausura attraverso la visita della chiesa. Durante le Giornate FAI di Primavera a tutti gli Iscritti FAI sarà concesso l'ingresso ridotto alla mostra fotografica MAGIC AYRTON SENNA 1994-2024, dedicata ad Ayrton Senna presso il Museo San Domenico di Imola.

Testo scritto da Delegazione FAI Imola Dozza e Valle del Santerno

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