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Nel pieno centro di Bologna sorge uno lei luoghi della cultura più rappresentativi della nostra città e certamente tra i importanti per la cultura musicale italiana: il Teatro Comunale di Bologna. Inaugurato il 14 maggio 1763, il Teatro Comunale rappresenta il primo esempio di grande teatro "all'italiana" costruito per volere e con il contributo di una comunità cittadina.
Per la realizzazione del teatro il Senato di Bologna scelse il progetto presentato nel 1754 dall'architetto Antonio Galli Bibiena (discendente di una grande famiglia di scenografi e artisti) il quale propose soluzioni innovative per l'epoca. Infatti, la nuova sala teatrale è di tipo cosiddetto "all'italiana", con la presenza di palchi separati tra loro e sovrapposti in altezza su quattro ordini (più il loggione o piccionaia) distinguendo così nettamente la cavea destinata agli spettatori dal luogo della finzione scenica. La sala è altresì caratterizzata da una peculiare pianta con forma "a campana" e dall'utilizzo, in via principale, di muratura anziché in legno (che resta limitato perlopiù alle strutture portanti orizzontali (pavimenti e soffitti per favorire l'acustica).
Questa soluzione è stata pensata per limitare i danni al teatro in caso di incendi (memori anche della distruzione del non lontano Teatro Malvezzi proprio a causa di un incendio nella notte del 19 febbraio 1745). Dalla prima esecuzione de "Il trionfo di Clelia", appositamente scritta per l'occasione dal compositore tedesco Christoph Willibald Gluck, sono tante le opere che vedono l'inaugurazione, o la loro consacrazione, proprio negli spazi del Teatro Comunale di Bologna. Tra i tanti grandi artisti che hanno portato fama e lustro al Teatro certamente deve essere ricordato Richard Wagner. Il debutto di Lohengrin – prima opera di Wagner mai rappresentata in Italia – il 1° novembre 1871 viene accompagnata da un coinvolgimento della città a tutti i livelli e rappresenta un assoluta novità nel panorama lirico italiano. Da quel momento Bologna e il suo Teatro Comunale divengono "wagneriani" e pochi mesi dopo il Consiglio municipale attribuisce al compositore tedesco la cittadinanza onoraria. Di lui il Comunale ospiterà negli anni successivi anche la prima esecuzione italiana delle opere Tannhäuser (1872), Rienzi (1876), Il vascello fantasma (1877), Tristano e Isotta (1888) e Parsifal (1914).
Oggi, a oltre 250 anni dalla sua inaugurazione, il Teatro Comunale di Bologna affronta una nuova sfida, cercando di dare risposta alle esigenze di conservazione degli spazi storici e aggiornamento funzionale necessario e renderlo adeguato alle nuove esigenze del pubblico e delle produzioni sceniche. Infatti sono iniziati i lavori di ammodernamento che poteranno il Teatro Comunale ad essere nuovamente, dal 2026, fulcro della cultura teatrale bolognese e non solo.La visita, condotta dagli studenti di istituti superiori della Città Metropolitana di Bologna, vi porteranno alla scoperta degli spazi del Teatro Comunale, attualmente chiuso per i lavori di rinnovamento. Accedendo dal grande ingresso su Piazza Verdi, si potrà ammirare il Foyer Respighi, con i bellissimi bassorilievi in bronzo di Wagner e Verdi opera dell'artista Montaguti, per poi entrare nella meravigliosa Sala del Teatro, oggi ancora più magica in quanto libera da tutte le poltrone usualmente presenti. Da qui i visitatori saranno poi condotti nel cosiddetto "Golfo mistico", ovvero la Buca dell'Orchestra, per poi salire sul palco del Teatro per vedere da vicino il cuore tecnico di un teatro lirico con la sua torre scenica.
Apprendisti Ciceroni dei seguenti istituti scolastici Liceo Classico "Luigi Galvani", Liceo Scientifico "G.B. Sabin", ITCS "Gaetano Salvemini", IIS "Ettore Majorana"