
Scopri il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo
Il Fiume Oreto scorre nell’omonima valle, con un bacino che si estende per circa 23 chilometri nei territori di Altofonte, Monreale e Palermo. La sorgente si trova a sud di Palermo, nella Conca d’Oro e il fiume sfocia nel Mar Tirreno, dopo aver attraversato il capoluogo. La storia del fiume è ricca di eventi, tra cui l’essere stato testimone dell’assalto cartaginese di Asdrubale. Corso d’acqua a carattere torrentizio, anche nei mesi più caldi l’Oreto conserva un deflusso sufficiente grazie alla presenza di molte risorgive e alla ricchezza della falda che lo alimenta. Per gran parte della sua lunghezza si estende un SIC (sito di interesse comunitario) di grande valore naturalistico, che rappresenta, in un’area estremamente antropizzata, un rifugio e un corridoio ecologico per la fauna selvatica. Il fiume risulta particolarmente inquinato per la presenza di numerosi scarichi fognari abusivi e perché viene spesso utilizzato come discarica a cielo aperto. Da 20 anni si parla dell’istituzione di un parco, mai concretizzata, del resto la riqualificazione del fiume non può prescindere dai problemi di smaltimento e trattamento delle acque reflue. Finalmente, grazie al risultato del censimento, si è arrivati a una svolta: a fine 2018 è stato infatti avviato un tavolo di confronto territoriale volto alla costituzione di un “Contratto di fiume”, documento strategico che permette di pianificare azioni concrete e condivise dalla comunità di riferimento.
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IL BENE
Il Fiume Oreto scorre nell’omonima valle, con un bacino che si estende per circa 23 chilometri nei territori di Altofonte, Monreale e Palermo. La sorgente si trova a sud di Palermo, nella Conca d’Oro e il fiume sfocia nel Mar Tirreno, dopo aver attraversato il capoluogo. Corso d’acqua a carattere torrentizio, anche nei mesi più caldi l’Oreto conserva un deflusso sufficiente grazie alla presenza di molte risorgive e alla ricchezza della falda che lo alimenta. Per gran parte della sua lunghezza si estende un SIC (sito di interesse comunitario) di grande valore naturalistico, che rappresenta, in un’area estremamente antropizzata, un rifugio e un corridoio ecologico per la fauna selvatica. Il fiume risulta particolarmente inquinato per la presenza di numerosi scarichi fognari abusivi e perché viene spesso utilizzato come discarica a cielo aperto.
PROGETTO SOSTENUTO
In virtù del suo posizionamento al 2° posto della classifica nazionale e al 1° posto della speciale classifica dedicata ai “luoghi d’acqua” della nona edizione de “I Luoghi del Cuore” il FAI interviene sul Fiume Oreto, con un contributo di 65.000 euro. L’intervento sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo, ancora in via di definizione, dovrà essere individuato nell’ambito di una programmazione strategica volta a perseguire la tutela, la corretta gestione e la valorizzazione del territorio fluviale. Dopo il successo ottenuto con il Censimento, molti dei cittadini e portatori d’interesse hanno coinvolto e stimolato le istituzioni, attraverso incontri, dibattiti pubblici e attività di comunicazione, affinché queste si impegnassero nel costituire il Contratto di Fiume, idoneo strumento di pianificazione volto ad attivare strategie e politiche condivise e partecipate fra gli Enti Pubblici e la Società Civile, mettendo a sistema molteplici apporti e progetti e inoltre catalizzando risorse economiche.
Nel settembre del 2020, associazioni, comitati, produttori agricoli locali, proprietari e abitanti dell’area fluviale, rappresentanti delle Università, singoli cittadini e portatori d’interesse vari unitamente alla Regione Siciliana e ai comuni di Palermo, Monreale ed Altofonte, hanno condiviso e sottoscritto un manifesto d’intenti, premessa per la realizzazione del Contratto di Fiume e dei suoi obiettivi.
L’impegno delle parti in campo sta già producendo i primi frutti: il Comune di Palermo ha varato alcuni progetti di riqualificazione e valorizzazione dei tratti palermitani del Fiume, ottenendo anche l’assegnazione di fondi europei, e ha recentemente lanciato l’idea di creare un Parco Fluviale proponendone l’inserimento nella programmazione nazionale per il Recovery Found. I Comuni di Monreale e Altofonte stanno pianificando azioni nell’interesse delle aree del fiume ricadenti nei propri territori e la Regione Siciliana ha già attivato le proprie strutture operative, fra cui l’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, per le attività di competenza.
LE PERSONE CHE HANNO RACCOLTO I VOTI
Il comitato “Salviamo l’Oreto”, insieme ai volontari FAI di Palermo, ha mobilitato un gran numero di stakeholder locali, istituzionali e non, riportando la questione “Fiume Oreto” all’attenzione pubblica.
CONTRIBUTO: 65.000 euro
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