In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Un altro degli edifici di cui si componeva il complesso dell'Ospedale Maggiore è l'ex monastero di San Pietro Martire con annessa l'omonima chiesa. A differenza di tutti gli altri edifici del Maggiore, il monastero insisteva non su via Galileo Ferraris bensì su via Dante. Sia il monastero che la chiesa sono stati oggetto a partire dal 2017 di una campagna di restauri conservativi (si vedano ad esempio quelli al piano terra dell'ex monastero) che ne hanno rilanciato l'importanza e il valore.
La Ex chiesa di San Pietro Martire, situata in via Dante a Vercelli, fu costruita, dalle monache benedettine di Lenta nel XVII secolo, inglobando un corpo di fabbrica anteriore. Nel 1769 fu arricchita con dipinti e stucchi da vari artisti provenienti da Lugano. Fu poi restaurata negli anni '30 del Novecento e cesso` la sua funzione di culto nel 1962, quando venne chiuso l'ospedale attiguo. La facciata e` stata recuperata anni fa e l'interno e` stato oggetto negli anni scorsi di cantieri che l'hanno riportata al primitivo splendore. Nel 1798 (con atto del 20 aprile) le suore del monastero di San Pietro Martire vendettero alcuni edifici attigui alla chiesa, edifici che o vennero assorbiti dall'Ospedale Maggiore, o scomparvero assorbite nel rifacimento delle case attigue.
In occasione delle GFP2024 i visitatori, potranno apprezzare i restauri conservativi realizzati all'interno della chiesa di San Pietro Martire conclusisi nel novembre 2022, concludendo anche i restauri all'interno della chiesa di San Pietro Martire che, fino alla costruzione del nuovo ospedale Sant'Andrea di Vercelli (1962) era annessa al reparto di Ostetricia dell'allora ospedale Maggiore. Un luogo simbolo, quella chiesa per i Vercellesi che vi sono stati battezzati. Tra i restauri di grande rilevanza, quello della sala degli affreschi musicali, detta anche delle 'Unghie', restaurata nel 2021 e aperta al pubblico nello stesso anno.
I visitatori in occasione delle GFP2024, oltre ad ammirare il recupero conservativo dell'ex monastero e dell'ex chiesa di San Pietro Martire, potranno conoscere la nuova destinazione d'uso della struttura (l'ultima, in tutto il complesso dell'ex ospedale cittadino, a essere recuperata. Vi si sono insediati infatti nuove start-up, laboratori artigianali e attività legate al mondo del sociale e delle cooperative. E' stato poi dato anche spazio ad associazioni di promozione del territorio e a enti che favoriscono il lavoro delle persone svantaggiate.
Volontari Gruppo Giovai FAI