In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
L'oratorio fu edificato nel 15º secolo in un luogo isolato, lungo la via che porta in Valsesia; oggi è inserito nel nucleo abitativo. È intitolato alla Beata Panacea e sorge nel luogo in cui i buoi che trainavano il carro funebre della giovane dal monte Tucri, si arrestarono e non fu più possibile farli proseguire.
La prima fonte storica dell'edificio è probabilmente del vescovo Bascapè che nel 1594 lo descrive posto nel piano di Quarona presso la strada publica… et è murato e coperto di piode...
La costruzione venne ampliata nel 1626 e portata alle forme attuali: a navata unica, coperta da volte con tetto di piode, sacrestia e in facciata un ampio portico a nartece. Sull'altare vi è una tela di autore ignoto datata 1630 che ritrae il parroco Bernardino Lancia inginocchiato ai piedi della Beata; intorno una serie di riquadri con scene che illustrano la vita di Panacea.
Del 1763 è l'affresco in facciata, opera del maestro Lorenzo Peracino di Cellio Sulle pareti interne sono appesi numerosi ex-voto: tavolette dipinte, cuori di latta argentata e figurine antropomorfi, fotografie e ricami incorniciati con datazione dal 18º al 20º secolo, prova evidente di quanto ne fosse diffuso il culto.
Apprendisti Ciceroni