Monastero ed ex Carcere di san Vito aperto al pubblico dal Fai per le Giornate id Primavera dopo 17 anni di chiusura.Il convento di San Vito, oggi noto come ex carcere di San Vito, fu costruito, a comune spese del senato agrigentino, per volontà del Beato Matteo Cimarra, nell’anno 1432.
Il B. Matteo, frate dotto e agrigentino di nascita, aveva già completato nel 1430 la costruzione del convento di S. Nicolò (oggi San Nicola) fuori dalle mura della città di Girgenti, ma il suo carisma, era tale che gli Agrigentini vollero fortemente avere la possibilità di avvicinare il Sant’uomo per riceverne i sacramenti ed il conforto della fede. Fu fatto edificare, quindi, a cinquanta passi dalle mura di Girgenti, il convento di San Vito, sulle prime pendici della Rupe Atenea, allora ricoperta di boschiva selva. Nel 1863, infatti, essendo vescovo Mons. Lo Jacono, i frati minori riformati dovettero cedere il loro convento al Governo Italiano, che aveva necessità di usarlo come carcere giudiziario in sostituzione del vecchio reclusorio, allocato nel castello arabo sito nell’immediate vicinanze della via Duomo.Nel novembre 1996 i detenuti furono trasferiti nella moderna e confortevole struttura della nuova casa circondariale della “Petrusa”. Da allora poche volte le porte dell’ex convento furono aperte, celando all’interno degli alti bastioni le bellezze architettoniche sconosciute alla maggior parte degli Agrigentini.