La DOL, Dorsale Orobica Lecchese, vista dal Parco dei Colli di Bergamo, poco oltre la celeberrima Città Alta, si staglia come una cresta sinuosa unendo la Città dei Mille alla Valtellina: un grande fiume di pietra e prati che scorre in alto sopra di noi, attraversando valli ricche di storia e tradizione: Val San Martino, Valle Imagna, Valsassina, Val Taleggio, Val Brembana, Valvarrone, Val Gerola e Valtellina.
Dalla DOL è possibile ammirare un’ampia parte delle Alpi, le cromie della pianura e gli Appennini verso Sud. Inoltre la bellezza e la varietà del paesaggio, la biodiversità e i segni antropici, rurali e culturali rendono il cammino ancor più speciale.
Attraversando la DOL si respira la storia di questa parte di territorio lombardo: le fortificazioni della Linea Cadorna, i secolari insediamenti, le testimonianze delle miniere che per secoli hanno segnato queste montagne, gli alpeggi e l’arte casearia, dove da centinaia di anni si producono formaggi, patrimonio mondiale della nostra cultura gastronomica.
Conoscere le nostre montagne è il primo passo per mantenerle vive e dare loro il ruolo di luoghi di sperimentazione di nuove pratiche economiche e sociali rispettose dell’ambiente e delle relazioni tra uomini, così da costruire comunità realmente solidali, virtuose e resilienti. Un invito a viaggiare non tanto in luoghi “nuovi” ma, come scriveva Proust, «con nuovi occhi».