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Cuma (in latino: Cumae) fa parte del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, nel territorio dei comuni di Bacoli e di Pozzuoli, localizzato nell'area vulcanica dei Campi Flegrei. La cittadella si trova a nord del lago Fusaro, affaccia sul Mar Tirreno e si sviluppa lungo la via Domiziana, una strada fatta costruire nel 95 d.C. da parte dell'imperatore Domiziano, che collegava Sinuessa -l'odierna Mondragone- con Puteoli.
Cuma (Kýme in greco) è la colonia greca più antica e più lontana dalla madrepatria. Si stima che la data della sua fondazione risalga al 740 a.C. per mano di coloni provenienti dalla Calcide. In poco tempo il centro si espanse nei territori vicini imponendo il suo predominio su quasi tutto il litorale campano e influenzando anche culturalmente i popoli vicini. La fortuna di Cuma, tuttavia non durò a lungo: nel 421 a.C. fu conquistata dai Campani fino all'arrivo di Roma. Divenne Municipio romano nel 215 a.C. e fu una delle roccaforti di Ottaviano durante la guerra civile. Riuscì a sopravvivere alle invasioni barbariche e cadde poi sotto il potere dei Bizantini nel 558 d.C. Le scorrerie dei Saraceni le diedero il colpo di grazia e il centro venne man mano abbandonato.
Il Parco Archeologico di Cuma nasce nel 1927 nel corso delle grandi campagne di scavo, eseguite nei primi decenni del ‘900 sotto la direzione di A. Maiuri, che misero in luce gli edifici principali dell'acropoli. Da quel momento sono state condotte numerose ricerche e campagne di scavo, che hanno arricchito notevolmente le conoscenze relative al sito e consentito un notevole ampliamento della superficie demaniale del Parco, oggi pari a ca. 50 ettari. L'area attualmente visitabile è costituita dall'acropoli, che racchiude l'Antro della Sibilla alle pendici della collina, poi salendo sulla rocca la Torre Bizantina con il Belvedere, la Terrazza Inferiore, tradizionalmente denominata Tempio di Apollo, e la Terrazza Superiore sulla sommità del Monte di Cuma, denominata Tempio di Giove. L'area della città bassa allo stato attuale è interessata da lavori di valorizzazione ed è visitabile solo in via straordinaria in occasione di eventi o manifestazioni culturali. I monumenti della città bassa sono il Foro, le Terme del Foro, la Crypta Romana, l'Abitato, la Porta Mediana, la Necropoli Monumentale.
Nelle Giornate Fai di primavera i visitatori saranno guidati nella visita della Necropoli monumentale di Cuma . Si tratta di un'apertura abbastanza eccezionale perché in questo luogo sono ancora in corso scavi archeologici e ricerche, per cui è solitamente chiuso al pubblico. Le indagini, iniziate in maniera regolare nel 1994 grazie al "Progetto Kyme", vedono coinvolti l'Università degli Studi di Napoli Federico II, l'Università Orientale e il Centre Jean Bérard. La necropoli di Cuma è a nord della città bassa e dell'acropoli. Essa si colloca appena fuori la Porta Mediana, come di regola nel mondo antico, fuori delle mura della città. La necropoli presenta monumenti appartenenti all'età sannitica (IV-III sec. a.C.) e a tutto l'arco dell'età romana, dal II sec. a.C. circa al II-III d.C., disposti lungo gli assi stradali. Qui i visitatori potranno apprezzare le diverse tipologie di monumento funerario, che variano dalla tomba ipogea a camera, a quella a incinerazione che ha per segnacolo un blocco di tufo, variamente abbellito con rilievi o incisioni, ai ai colombari, ai mausolei monumentali di grandissimo pregio, che conservano pitture affrescate e preziosi corredi.