
In origine cortile faceva parte di un antico monastero: da un documento del "Regesto Farfense" sappiamo che fu fondato dal nobile romano Benedetto Campagna intorno al 950 d.C. seguendo la regola benedettina. Il monastero fu intitolato ai Santi Cosma e Damiano da cui derivò il nome “Cosimato”, ma era anche noto con l’appellativo “in mica aurea” nome forse derivato dalle vicine spiagge del Tevere coperte di rena giallastra. Passò poi alle Clarisse, finché nel 1891 il Comune di Roma lo requisì per farne un ospizio per anziani; nel 1960 divenne ospedale con il nome di Nuovo Regina Margherita, progettato negli anni Sessanta dall'architetto Alegiani e dall'ingegnere Secchi, inaugurato nel 1970 e tuttora in funzione. Oggi l'unico segno della presenza dell'antico monastero sull'omonima piazza di S. Cosimato è il grazioso protiro d'ingresso, sostenuto da due colonne e con una sopraelevazione del XII secolo che un tempo permetteva l'accesso al complesso monastico.
La riqualificazione di questo cortile potrebbe essere di beneficio per tutto il Rione e non solo, rendendolo uno spazio per eventi pubblici gratuiti aperti a tutti.
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IL BENE
In origine il cortile era parte di un antico monastero: da un documento del "Regesto Farfense" sappiamo che fu fondato dal nobile romano Benedetto Campagna intorno al 950 d.C. seguendo la regola benedettina. Il monastero fu intitolato ai Santi Cosma e Damiano da cui derivò il nome “Cosimato”, ma era anche noto con l’appellativo “in mica aurea” nome forse derivato dalle vicine spiagge del Tevere coperte di rena giallastra. Passò poi alle Clarisse, finché nel 1891 il Comune di Roma lo requisì per farne un ospizio per anziani; nel 1960 divenne ospedale con il nome di Nuovo Regina Margherita, progettato negli anni Sessanta dall'architetto Alegiani e dall'ingegnere Secchi, inaugurato nel 1970 e tuttora in funzione. Oggi l'unico segno della presenza dell'antico monastero sull'omonima piazza di S. Cosimato è il grazioso protiro d'ingresso, sostenuto da due colonne e con una sopraelevazione del XII secolo che un tempo permetteva l'accesso al complesso monastico.
PROGETTO SOSTENUTO
Il progetto presentato dal comitato sul Bando I Luoghi del Cuore, che FAI e Intesa Sanpoalo hanno scelto di sostenere con un finanziamento si pone l'obiettivo di recuperare e sistemare lo spazio interno al cortile, attualmente in stato di semiabbandono, rendendolo fruibile ai cittadini.
LE PERSONE CHE HANNO RACCOLTO I VOTI
Il Comitato “Trastevere Attiva” nato nel 2014, ha raccolto i voti con il desiderio di veder rinascere il cortile a beneficio di tutto il Rione, rendendolo uno spazio di aggregazione, anche attraverso un calendario continuativo di eventi culturali e artistici.
CONTRIBUTO: 8.000 euro
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