Un’oasi di pace e cultura: il Cortile in Mica Aurea nel Rione Trastevere

Un’oasi di pace e cultura: il Cortile in Mica Aurea nel Rione Trastevere

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Un’oasi di pace e cultura: il Cortile in Mica Aurea nel Rione Trastevere
Dal territorio

20 marzo 2023

Grazie a “I Luoghi del Cuore” rinasce il Cortile di San Cosimato, oggi ribattezzato Cortile in Mica Aurea, all’interno dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita nel Rione Trastevere di Roma.

Si è concluso il progetto di riqualificazione e valorizzazione del Cortile di San Cosimato, rinominato Cortile in Mica Aurea, nel quartiere Trastevere di Roma. La riqualificazione del cortile, all’interno dell’Ospedale Regina Margherita, è stata sostenuta da FAI e Intesa Sanpaolo con un contributo di 8.000 euro a seguito del risultato ottenuto al decimo censimento “I Luoghi del Cuore” e alla presentazione di un progetto da parte dell’Associazione Trastevere Attiva ODV, in virtù di un accordo con ASL ROMA 1, al Bando per la selezione degli interventi che il FAI lancia dopo ogni edizione del censimento. Il progetto è stato cofinanziato da Regione Lazio e dall’Associazione che ha contribuito e reso possibile la realizzazione dell’intero progetto.

I Luoghi del Cuore 2020

Per il raggiungimento di questo importante risultato si devono ringraziare le 4.974 persone che nel 2020, in occasione del decimo censimento “I Luoghi del Cuore”, hanno mostrato coesione e senso di comunità scegliendo di votare il Cortile di San Cosimato come proprio Luogo del Cuore; un’attivazione suscitata dai volontari di Trastevere Attiva ODV, che dal 2014 si prendono cura del Rione e si prodigano per sensibilizzare gli abitanti di Trastevere sul decoro e sul rispetto del patrimonio storico-culturale.

L’obiettivo progettuale che ha spinto l’associazione Trastevere Attiva a valorizzare questo prezioso luogo ricco di storia è poterlo rendere socialmente fruibile per trasformarlo in uno spazio salutare a favore di tutto il Rione: arte, storia, bellezza sono gli elementi per una “integrazione sociale rigenerativa”. Per un Rione soggetto a una progressiva disgregazione del tessuto connettivo sociale, il Cortile in Mica Aurea sarà un’oasi di pace e cultura; proprio per ricostituire questo “senso di comunità e socialità” Trastevere Attiva ha promosso una rete con altre realtà territoriali: le scuole del quartiere (Istituto comprensivo “Regina Margherita”, Istituto comprensivo “Via Fabiola”, Istituto comprensivo “Teresa Spinelli”), i centri istituzionali (Municipio Roma I Centro, Centro Anziani Trastevere – Municipio I, Centro Giovani – Municipio) e le associazioni di teatro e musica e di sport e comunicazione (Teatro Argot, Teatro Trastevere, Résonnance Italia, Rivista di quartiere “Il Ventriloco”, UISP Sport per tutti – Comitato di Roma).

In Mica Aurea

Il Cortile fa parte del complesso edilizio che il Comune di Roma requisì nel 1891 per realizzarvi uno spazio per anziani e che nel 1960 divenne Ospedale con il nome di Nuovo Regina Margherita, progettato dall'architetto Alegiani e dall'ingegnere Secchi, inaugurato nel 1970 e tuttora in funzione, grazie alla ASL Roma I. In origine, però, il cortile faceva parte di un monastero benedettino dedicato ai Santi Cosma e Damiano, sorto nel sito della Naumachia Augusti e detto in mica aurea (briciola d’oro) per la presenza di sabbia dell’arena fluviale di colore giallastro. Oggi l'unico segno della presenza dell'antico monastero sulla piazza, che per questa preesistenza è intitolata a San Cosimato, è il protiro d'ingresso, sostenuto da due colonne e con una sopraelevazione del XII secolo che un tempo permetteva l'accesso al complesso monastico.

Prima e dopo

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La riqualificazione del Cortile

L’intervento di riqualificazione del cortile, che ospita anche la chiesa fondata nel X secolo sull’area che corrisponde all’antico Campus Brutianus dei legionari, si è svolto sotto la direzione di Trastevere Attiva ODV, che ha attuato il progetto del dott. Pierfrancesco Malandrino, agronomo forestale. Il cortile, in precedenza molto trascurato, è stato riqualificato con la piantumazione delle aiuole con essenze vegetali, in armonia con gli elementi architettonici e le alberature preesistenti e con la ritracciatura e sistemazione dei vialetti in ghiaia, che avevano perso gran parte dei cordoli. Sono inoltre state posate alcune panchine, per rendere il cortile uno spazio da vivere, tanto per i pazienti quanto per i passanti che possono accedervi direttamente dalla piazza.

In accordo con la Direzione U.O.C. – relazioni con i cittadini, comunicazione e relazioni istituzionali – della ASL Roma I saranno pianificate attività gratuite per varie fasce di età da svolgersi nel cortile per socializzare in serenità.

L’Associazione Trastevere Attiva si occuperà anche di ricostituire l’orto (hortus conclusus) con le piante medicinali che si pensa fossero a disposizione del monastero già dal XII secolo, affinché i bambini delle scuole di quartiere possano scoprirne storia e tradizione inserendone la visita tra le uscite didattiche.

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I commenti

Daniela Bruno, Vice Direttrice Generale FAI per gli Affari Culturali dichiara: «Quello di San Cosimato è un piccolo intervento, ma di cui siamo particolarmente felici, perché ci consente di portare un concreto contributo, facendo conoscere la missione e l’attività del FAI, nel cuore di Roma, nella Capitale, dove ancora non siamo presenti con un Bene del FAI aperto al pubblico; ne siamo felici anche perché rappresenta appieno lo spirito dei “Luoghi del Cuore”: fare comunità; e dimostra che anche nelle grandi città le comunità esistono e resistono, rinascono e si ritrovano, spesso proprio intorno a luoghi di valore storico-artistico come il Cortile di San Cosimato».

«La conclusione dei lavori al Cortile di San Cosimato» – commentano Giuseppe Morganti, Presidente Regionale FAI Lazio e Marilda De Nuccio, Vice Capodelegazione FAI di Roma – «costituisce l’esito migliore del censimento “I Luoghi del Cuore” promosso dal FAI: il recupero e la restituzione di un luogo scelto e votato dai cittadini. Al tempo stesso, esalta la capacità dell’Associazione Trastevere Attiva di essere riuscita a far conoscere e quindi apprezzare, amare e rispettare – tema molto caro al FAI – questo luogo identitario e di essere riuscita a mettere in moto un meccanismo che esalta uno dei valori più alti della comunità: la partecipazione. Il Rione Trastevere, così caratteristico e prezioso ma al contempo interessato da flussi turistici intensi che ne minacciano la natura e la conservazione, ora potrà offrire ai suoi abitanti un angolo, prima dimenticato, oggi sistemato e valorizzato, dove sostare e godere del silenzio e del piacevole scorrere dell’acqua nella fontana; i visitatori potranno inoltre riscoprire la chiesa di San Cosimato, che custodisce opere rare e raffinate. Una pausa nel verde e nella pace che evoca la quotidianità dell’antico monastero di cui il cortile fa parte. La vera forza dell’intervento sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo, in questo luogo, è inoltre l’aver creato una rete tra i portatori di interesse – grazie anche alla preziosa disponibilità di ASL Roma 1 – attorno a un luogo di carattere fortemente identitario».

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